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A San Marino conviene perdere con tanti goal: il paradosso che può portare il Titano ai playoff dei Mondiali 2026

GOAL

Nel girone H delle qualificazioni ai Mondiali 2026, San Marino è ultima con zero punti e una differenza reti di -27. 

Un bilancio disastroso, aggravato dal recente 10-0 subito contro l’Austria, che in apparenza sembra cancellare ogni speranza di qualificazione. 

Eppure, paradossalmente, la nazionale del Titano è ancora in corsa per i playoff. La possibilità è minima ma reale, e dipende da una combinazione di risultati negli altri incontri e, incredibilmente, da un comportamento “strategico”: perdere con largo margine contro la Romania per aumentare le proprie chance indirette di partecipazione.

NATIONS LEAGUE E POSTO JOLLY

Il percorso verso i playoff non passa solo attraverso le qualificazioni dirette, ma anche tramite la Nations League. 

Oltre alle dodici seconde classificate dei gironi, infatti, i regolamenti prevedono che accedano agli spareggi anche quattro nazionali in base ai piazzamenti ottenuti nella competizione continentale. 

Se una squadra che occupa uno di quei posti è già qualificata ai Mondiali, la posizione viene ereditata dalla successiva nel ranking generale della stessa Lega.

San Marino, vincitrice del gruppo D1 di Nations League – un mini girone a tre con Gibilterra e Liechtenstein – potrebbe dunque rientrare in questo meccanismo di sostituzione. 

Tuttavia, tutto dipende dai risultati della Romania, che a sua volta milita nel gruppo H di qualificazione insieme ad Austria, Bosnia e alla stessa San Marino.

ROMANIA DECISIVA PER IL DESTINO DEL TITANO

Nel girone, Austria e Bosnia-Erzegovina si contendono il primo posto che vale la qualificazione diretta, mentre la Romania è attualmente più staccata ma ancora in corsa per la seconda posizione, utile per i playoff. Ed è proprio il piazzamento dei rumeni a determinare il possibile “salvagente” per San Marino.

Se la Romania dovesse chiudere il girone al secondo posto, libererebbe uno dei quattro posti destinati alle squadre della Nations League, permettendo così a San Marino di subentrare nella griglia degli spareggi. 

In pratica, più la Romania sale in classifica, più crescono le possibilità del Titano di beneficiare dell’effetto domino regolamentare.

LA COMBINAZIONE PERFETTA: RISULTATI E… GOLEADE

Lo scenario è complesso e al limite del paradosso. Tutto nasce dal pareggio della Bosnia a Cipro (2-2), che ha riaperto la corsa al secondo posto. 

Perché il sogno di San Marino resti vivo, devono verificarsi alcune condizioni precise: la Romania e la Bosnia devono entrambe perdere contro l’Austria, la Romania deve battere la Bosnia nello scontro diretto del 15 novembre e, infine, San Marino dovrebbe perdere contro la Romania con un risultato molto ampio.

Quest’ultimo dettaglio è il punto più surreale dell’intera vicenda. Una sconfitta pesante migliorerebbe la differenza reti complessiva della Romania, che potrebbe così superare la Bosnia a parità di punti, conquistando il secondo posto e liberando il “posto jolly” in Nations League a beneficio proprio di San Marino.

IL PARADOSSO REGOLAMENTARE

Il regolamento FIFA e UEFA rende possibile questa concatenazione di eventi: San Marino, che non ha mai vinto una partita ufficiale e che conta una sola rete segnata in tutta la fase di qualificazione, potrebbe approfittare indirettamente di una goleada subita per ottenere un premio insperato.

In altre parole, più il risultato contro la Romania sarà pesante, più aumenteranno le possibilità dei rumeni di chiudere secondi nel girone, e più realisticamente San Marino potrà inserirsi nel tabellone dei playoff. Un ribaltamento totale della logica sportiva, dove perdere tanto potrebbe significare vincere tutto, almeno sul piano delle probabilità.

Per San Marino resta comunque un sogno lontano, ma non impossibile, frutto di un incastro statistico e regolamentare che solo il calcio internazionale, con le sue infinite variabili, poteva produrre.