Il talento, si sa, è un dono. Che, però, va coltivato, con passione e impegno. Ne sa qualcosa Luis Hasa, ragazzo che qualità calcistica ne possiede in maniera praticamente innata, ma che lavora, giorno dopo giorno, per vederle crescere sempre di più.
Lui, che ha un passato importantissimo alla Juventus, quest’estate è sceso in Serie B: ad accoglierlo è stata la Carrarese, in prestito dal Napoli.
E lui, la fiducia, la sta ripagando alla grande: già un goal e due assist in quattro partite, al suo primissimo anno in cadetteria.
Un rendimento di alto livello, che lo sta inquadrando come uno dei giovani più interessanti della categoria.
Luis Hasa nasce a Sora da genitori albanesi, il 6 gennaio del 2004. Inizia sin da piccolo, poco dopo il suo trasferimento con la famiglia ad Asti, a giocare a calcio, col fratello Alessio, nella piccola società locale del San Domenico Savio.
“Ho giocato lì per un anno e mezzo, quasi due - racconta in esclusiva a GOAL - Poi nel 2011 è arrivata la chiamata della Juventus”
Alto 172centimetri, è un giocatore molto duttile: può fare praticamente tutti i ruoli del centrocampo, potendosi spingere fino agli esterni offensivi. Fa della qualità la sua dote migliore, in grado di supportare un senso del goal importante.
Il suo talento viene notato subito. Durante un suo allenamento fra i “pulcini” del San Domenico Savio, uno scout della Juventus ne intravede grandi doti. E così Luis si ritrova nel settore giovanile del prestigioso club bianconero: un’esperienza importante.
“Avevo 8 anni e quando sei piccolino non pensi tanto a dove sei - spiega Hasa - non ti rendi neanche conto. Certo, era una bella cosa, ma pensavo più a giocare e divertirmi. Era, comunque, un sacrificio, soprattutto per i miei genitori”.
Luis migliora anno dopo anno: fa tutta la trafila giovanile della Juventus, insieme a gente come Kenan Yildiz e Dean Huijsen, dove quasi sempre gioca sotto età. Ma il giorno più memorabile è quello cui Massimiliano Allegri decide di portarlo con i grandi. È l’11 gennaio 2024 e Hasa viene convocato da Max: maglia 50 tutta per lui, a Torino si gioca la partita di Coppa Italia contro il Frosinone.
“Condividere lo spogliatoio con la Prima squadra è stato emozionante - ha sottolineato il classe 2004-. Vedevi da vicino giocatori che eri abituato a vivere solo attraverso la tv. Ma me la sono vissuta con tranquillità: peccato solo non essere subentrato”.
Nel corso dei suoi trascorsi con la Juventus, Luis ha anche tempo di incontrare uno dei suoi più grandi idoli: quel Cristiano Ronaldo transitato a Torino fra il 2018 e il 2021, anni in cui Hasa faceva la spola fra U17 e Primavera.
“Venne a una cena di Natale - ricorda il centrocampista - spesso succedeva negli anni alla Juve. Entrò per qualche minuto, ma fu istantaneamente pelle d’oca”.
Ma Hasa ha un passato importante anche con la maglia della Nazionale, che veste ripetutamente a livello giovanile, arrivando a vincere un Europeo U19 nel 2023, con Alberto Bollini in panchina.
“Senza dubbio è la miglior cosa che mi sia successa in carriera fino a ora. Fu magico: ho provato delle emozioni devastanti, fu un Europeo incredibile e coronato con una vittoria che festeggiai con i miei genitori, che vennero a Malta. Loro mi seguono sempre, mi hanno sostenuto, sono un mio punto di forza. Più riguardo i video, più sono contento”.
La svolta della sua carriera poteva arrivare però nell’estate 2024. Hasa passa dalla Juventus al Lecce, per una cifra di mezzo milione di euro. Sembrava la chance giusta per esplodere definitivamente, ma in Salento Luis non emergerà. Poi, a gennaio, il richiamo di uno dei suoi ex dirigenti: Giovanni Manna lo porta al Napoli, facendogli vivere sei mesi nello spogliatoio di Antonio Conte che vincerà lo Scudetto.
“Ho fatto uno spezzone di stagione che mi ha fatto crescere tanto. Purtroppo non ho giocato, ma era una squadra forte, che non a caso ha vinto il campionato. Facevano un gioco diverso al quale ero abituato ma mi ha aiutato tanto. Mi hanno impressionato McTominay e Anguissa. Con Frank ho stretto un rapporto particolare: era sempre seduto vicino a me in spogliatoio, mi ha dato consigli importanti. È un bravissimo ragazzo, un giocatore fortissimo”.
Ora Luis è sceso a farsi le ossa in Serie B: Carrara e la Carrarese lo hanno accolto.
“La mia avventura andando molto bene, c’è una bella squadra, un mister che mi ha voluto fortemente. La città è tranquilla e venendo a Carrara ho potuto anche avvicinarmi un po’ a casa (ride, ndr). Spero di fare ancora meglio”.“Vorrei arrivare in Serie A, diventare un giocatore top”.
E poi, il sogno nel cassetto? Presto detto:
“Vorrei arrivare in Serie A, diventare un giocatore top”.
Ambizione, ma testa sulle spalle: Luis Hasa punta a brillare, sempre di più.