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Baldini cambia l'Italia U21, allenamenti bendati e regole rivoluzionarie: retroscena, precedenti e la spiegazione del CT

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A tre giorni dalla sfida di qualificazioni europee Under 21 contro la Svezia, in programma allo stadio Manuzzi di Cesena, l’Italia del commissario tecnico Silvio Baldini si è allenata a Bagno di Romagna con un metodo fuori dall’ordinario: gli Azzurrini hanno svolto parte della seduta con un occhio bendato e, in alcuni esercizi, con un braccio bloccato all’interno del fratino. 

Una scelta che ha sorpreso i giocatori ma che rientra in una filosofia di lavoro che il tecnico toscano aveva già sperimentato in passato a Catania, Palermo e Pescara. 

L’obiettivo, come spiegato dallo stesso Baldini, è spingere i calciatori a usare non solo la vista ma anche la mente e il corpo, sviluppando concentrazione, riflessi e percezione spazio-temporale. 

La metodologia, che richiama pratiche tipiche della boxe, si affianca a una serie di innovazioni introdotte dal ct nel ritiro degli azzurrini, dalla gestione delle stanze all’abolizione dei cellulari negli spogliatoi, fino a momenti di socializzazione fuori dal campo.

PERCHÉ GLI ALLENAMENTI BENDATI?

Il metodo dell’occhio bendato non è nuovo per Baldini. Il ct ha diviso la seduta in tre fasi: chiudere l’occhio dominante, poi l’altro e infine rimuovere la benda. 

Un esercizio che costringe i giocatori ad adattarsi a una condizione di difficoltà, simulando una disabilità momentanea e obbligandoli a sfruttare al massimo concentrazione e velocità di esecuzione. 

Secondo Baldini, se praticato regolarmente, questo allenamento può migliorare la visione periferica e la capacità di reagire sotto pressione.

Accanto all’occhio bendato, gli Azzurrini hanno sperimentato anche il lavoro con un braccio bloccato all’interno del fratino, un espediente volto a migliorare equilibrio e coordinazione. 

Metodi che, come ricorda Il Corriere dello Sport, erano già stati utilizzati dal ct ai tempi di Catania e Pescara e che si rifanno ad allenamenti diffusi anche nel pugilato.

I PRECEDENTI DI BALDINI: DAL RING AL MARE

Baldini non è nuovo a pratiche fuori dall’ordinario. A Carrara, dove guidava la Carrarese, fece salire i giocatori su un ring di boxe per abituarli alla pressione e allenare riflessi e velocità. 

Nel periodo di Empoli portò invece la squadra in carcere a Massa per far conoscere la vita dei detenuti e, in occasione di una trasferta a Ravenna, ordinò ai calciatori un bagno in mare prima della partita. 

Queste iniziative, spesso considerate eccentriche, rientrano in una visione anticonvenzionale del calcio che ha accompagnato Baldini in tutta la sua carriera.

CAMERE CONDIVISE E STOP AI CELLULARI

Il nuovo corso dell’Under 21 non riguarda solo il campo. Baldini ha deciso di abolire le camere singole negli hotel, chiedendo di sistemare i giocatori in stanze doppie in base al ruolo, con una tripla dedicata ai portieri. 

Un modello ispirato alle esperienze ricordate da Giancarlo Antognoni nella Nazionale degli anni ’80, quando la convivenza favoriva il dialogo tecnico e personale tra compagni.

Un’altra regola riguarda i telefoni: il cellulare non entra nello spogliatoio. I giocatori sono obbligati a lasciarlo in camera o a riporlo spento in una cesta fino al termine degli allenamenti. 

Una scelta che mira a creare concentrazione e rafforzare la comunicazione diretta all’interno del gruppo.

SOCIALIZZAZIONE E MOMENTI DI RELAX

Non mancano, però, spazi di libertà. A settembre Baldini portò gli Azzurrini a cena in un ristorante a Forte dei Marmi, mentre nelle ultime settimane il gruppo ha condiviso un pasto in una fattoria vicina all’hotel. 

Durante il raduno di Tirrenia, invece, il lavoro defaticante si svolse in spiaggia, tra acqua e sabbia, sotto lo sguardo curioso dei bagnanti. 

Tutte iniziative pensate per cementare lo spirito di squadra e alleggerire la pressione delle qualificazioni.

VERSO ITALIA-SVEZIA

Con l’approccio “bendato”, le regole di convivenza e i momenti di socializzazione, Baldini sta modellando un’Under 21 che riflette la sua filosofia: usare la mente per aiutare il corpo e prepararsi a reagire in ogni circostanza

Una scelta che ha già fatto discutere in passato ma che il ct difende con convinzione. 

La prossima prova arriverà venerdì a Cesena, contro la Svezia, in una gara chiave per le qualificazioni agli Europei di categoria.