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Caos in Serie B: Juve Stabia in amministrazione giudiziaria. Gratteri: “Club strumento della camorra”

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In Serie B è scoppiato il caso Juve Stabia.

Nelle scorse ore, infatti, è stata disposta l'amministrazione controllata per la società gialloblu, al momento settima in classifica nel torneo cadetto. Il provvedimento è stato emesso per violazioni del Codice Antimafia, dopo settimane di indagini che hanno riscontrato come la gestione di numerosi servizi connessi allo svolgimento delle competizioni sportive della squadra sia stata, nel tempo e contestualmente, affidata a imprese e soggetti con profili di contiguità al clan D’Alessandro. 

IL PROCEDIMENTO ANTIMAFIA SULLA JUVE STABIA

La Procura della Repubblica di Napoli, il Procuratore Nazionale Antimafia e il Questore di Napoli hanno disposto l’amministrazione controllata per il club campano, che adesso verrà gestito da un pool di professionisti appositamente nominati. Questi ultimi avranno, come annunciato, il compito di “bonificare la società”.

GRATTERI: “CLUB STRUMENTO DELLA CAMORRA”

Come detto, a richiedere l’amministrazione giudiziaria della Juve Stabia è stato anche il Procuratore di Napoli Nicola Gratteri. Il noto magistrato ha sottolineato quanto fosse radicata la mano della mafia all’interno del club gialloblu. «Gli spostamenti della squadra, la sicurezza, il beveraggio, la gestione dei biglietti: tutto era nelle mani della camorra», ha sottolineato Gratteri. Le inflitrazioni dei clan sarebbero arrivate anche al settore giovanile stabiese, utilizzato per “per acquisire consenso tra i minori per formarli a elementi di disvalore”, come specificato da Maurizio Agricola, questore di Napoli.

TERZO CASO IN POCHE SETTIMANE DOPO FOGGIA E CROTONE

In Italia in poche settimane quello legato alla Juve Stabia è il terzo caso di società calcistica posta in amministrazione giudiziaria per infiltrazioni mafiose. Nelle scorse settimane anche Foggia e Crotone, militanti in Serie C, avevano visto lo stesso procedimento. Il club calabrese, proprio oggi, ha visto rigettare il ricorso contro questa decisione, confermando il primo provvedimento, preso il 16 settembre, che vedeva un anno di amministrazione giudiziaria per il club. 

RINVIATO IL MATCH CONTRO IL BARI?

Non è da escludere, come spiegato da Michele Di Bari, prefetto di Napoli, che alcune delle partite della Juve Stabia possano essere rinviate “per permettere la riorganizzazione dei servizi legati alle partite risultati contaminati dalla camorra”.