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FIA F1 World Championship

Caso Horner, la Mercedes piomba su Verstappen? Ecco perché tutto può succedere

Salvo Sardina
Caso Horner, la Mercedes piomba su Verstappen? Ecco perché tutto può succedereN/A
Le parole di Jos Verstappen suonano come un ultimatum alla controparte e certificano la frattura nel box Red Bull dopo la bufera che ha coinvolto il team principal. Ecco perché l'ipotesi di un futuro in Mercedes non è più così incredibile

Più che un caso mediatico, quello che riguarda Christian Horner e la Red Bull sembra assumere sempre più i contorni della trama di una telenovela. Con conseguenze a catena che però rischiano di essere molto concrete per il paddock della Formula 1: la spaccatura all’interno del box non è più solo una semplice indiscrezione, ma è stata ufficialmente confermata dalle parole di Jos Verstappen, qualora non bastasse come prova la mail anonima con le presunte conversazioni Whatsapp tra Horner e la dipendente che lo ha accusato di molestie.

Intervistato dal Daily Mail dopo il GP Bahrain, il padre del campione del mondo non ha usato mezzi termini per descrivere l’aria che si respira in Red Bull, sfiduciando apertamente il team principal. E il fatto che nella stessa sera sia stato fotografato a colloquio con Toto Wolff – nonostante i due non si siano parlati per mesi dopo le tensioni del 2021 – apre la porta a scenari impensabili. Ma davvero Max potrebbe lasciare Milton Keynes e accasarsi in Mercedes? 

Prima di rispondere alla domanda occorre fare un quadro della situazione. Di sicuro, nonostante la doppietta che ha accertato la supremazia della RB20 in pista, il weekend di Sakhir non ha aiutato a distendere gli animi. Siamo partiti mercoledì 28 febbraio con la formale “assoluzione” di Horner al termine del procedimento interno gestito da un avvocato indipendente, ma a neanche 24 ore dalla chiusura dell’indagine la questione si è riaperta nel modo più inatteso: una mail anonima ha fatto arrivare alla stampa e ai vertici di Fia, Formula 1 e squadre le presunte conversazioni incriminate (la cui veridicità non è ancora stata confermata né smentita) tra il team principal e la sua collaboratrice. 

Poi, secondo le ricostruzioni circolate nel paddock, già venerdì sera ci sarebbe stata un'accesa discussione tra Horner e il padre di Verstappen, mentre Max per tutto il fine settimana ha usato toni diplomatici e distaccati per descrivere la situazione all’interno del team, negando la spaccatura ma rifiutando al contempo di esprimersi in supporto al boss Red Bull.

Dopo la bandiera a scacchi del GP, Jos ha concesso l’intervista con cui pronosticato l’implosione della scuderia nel caso in cui Horner restasse al comando. E infine si è fatto fotografare a colloquio con Toto Wolff, nonostante sia facile immaginare che per un incontro del genere ci fossero tutte le possibilità di evitare occhi indiscreti, piuttosto che farsi vedere all’aperto davanti all’ingresso dell’hospitality. Non a caso, il manager della Mercedes ha poi sorriso alle telecamere rispondendo che “tutto è possibile” a chi gli chiedeva di un futuro di Super Max con la casa di Stoccarda.  Certo è che la frattura è reale, non solo perché il primo giornale a parlare dell’inchiesta interna a carico di Horner è stato il De Telegraaf, quotidiano olandese da sempre molto ben informato sulle vicende di casa Verstappen. Proprio mentre Max minimizzava le tensioni davanti alle telecamere, le parole di papà Jos possono essere considerate un punto di non ritorno nei rapporti tra la parte austriaca e olandese del team e quella indonesiana guidata da Chalerm Yoovidhya, che detiene il 51% delle quote dell’azienda e che anche in questa storiaccia non ha mai fatto mancare il proprio sostegno a Horner.

A prescindere da quali siano i motivi della spaccatura, quello messo in atto da Verstappen padre sembra un aut aut, e cioè un ulteriore tentativo di mettere pressione sulla controparte sottolineando quanto indigesta sia la presenza del 50enne inglese nel box: “O lui, o noi”, è il sottotesto neppure così nascosto dell’intervista di Jos.  Ed è qui che si può inserire l’esigenza della Mercedes di trovare un sostituto di peso (e non un semplice rimpiazzo) per Lewis Hamilton, che lascerà un vuoto passando alla Ferrari nel 2025. Nonostante alcuni giornalisti, come i tedeschi di Auto Motor und Sport, siano possibilisti sulle chance che si trovi un accordo in tempi brevi, la trattativa non sembra semplice. Perché Verstappen ha un contratto faraonico fino al 2028 con la Red Bull, ma soprattutto perché lasciare già a fine stagione significherebbe di fatto rinunciare nel 2025 a una macchina quasi sicuramente ancora molto competitiva (e quindi potenzialmente a un altro titolo iridato).

Può però aiutare il fatto che l’anno dopo si riparta da un foglio (quasi) bianco per via dell'esordio delle nuove e rivoluzionarie power unit ibride. E allora sposare la causa di un costruttore che ha una grande tradizione motoristica come la Mercedes, lasciando una Red Bull che è chiamata invece a progettarsi per la prima volta in casa un vero propulsore da Formula 1 con tutti i punti interrogativi del caso, potrebbe essere una scelta lungimirante e di ampio respiro. Anche a costo di lasciare sul piatto la possibilità di vincere tanti GP nel 2025. 

Cruciale sembra comunque la risoluzione dello scandalo, in un modo o nell'altro: se alla fine del pressing i Verstappen dovessero colpire il bersaglio, è facile immaginare una distensione dei rapporti nel box Red Bull con l'uscita di scena del team principal e la permanenza del clan olandese. Se invece Horner – che intanto, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa PA, avrebbe provato a ridurre la distanza tra le parti se non proprio a ricucire lo strappo incontrando il manager di Verstappen, Raymond Vermeulen – dovesse restare in sella, è complicato pronosticare un Super Max ancora a Milton Keynes fino alla naturale scadenza del contratto. E allora sì che un eventuale passaggio di Verstappen alla corte di Wolff sarebbe uno scenario credibile. Un’altra notizia esplosiva per il paddock dei GP, che dopo l’affaire Hamilton-Ferrari si sta abituando al concetto che non c’è più niente di impossibile in questa F1. La telenovela, d’altronde, ha tutta l’aria di essere solo all’inizio…

(fonte Gazzetta.it)