Esordio con l'Olanda per Luciano Valente, gioiello in forza al Feyenoord: fino al 2022 ha difeso la bandiera dell'Italia.
È il minuto 78 di Olanda-Lituania, quando Ronald Koeman decide di cambiare ancora qualche pedina in campo: dalla panchina si alza Luciano Valente, giovane centrocampista pronto a fare il proprio esordio con gli 'Orange'.
E non ingannino nome e cognome, del tutto italiani: Valente è nato e cresciuto in Olanda, anche se la nazionale azzurra ha effettivamente fatto parte del suo percorso calcistico, sebbene non al livello della prima squadra.
Alla fine Valente ha scelto di rappresentare l'Olanda e adesso sogna in grande: nel mirino, manco a dirlo, c'è la convocazione per i Mondiali del prossimo anno.
Nato a Groningen il 4 ottobre 2003 da padre italiano (Roberto, ex terzino sinistro) e madre olandese, Valente si è formato dal punto di vista calcistico nella squadra della sua città natale: è qui che nella stagione 2022/23 ha debuttato in Eredivisie, dopo gli anni trascorsi nelle giovanili.
Il 2024/25 lo ha visto consacrarsi con due goal e otto assist tra campionato e coppa nazionale, numeri che hanno convinto il Feyenoord a investire su di lui: più nello specifico, nelle casse del Groningen sono finiti poco meno di 7 milioni di euro.
Agli ordini di Robin van Persie, Valente ci ha messo poco per guadagnarsi la fiducia dell'ex attaccante: punto di forza del Feyenoord, Valente è sceso in campo in tutte le quattro gare di Europa League che hanno visto il club di Rotterdam conquistare un solo successo e tre sconfitte.
Una prima scelta sulla nazionale da rappresentare è arrivata all'inizio di quest'anno, quando Valente ha risposto positivamente alla convocazione dell'Olanda Under 21: il debutto è arrivato proprio contro l'Italia nell'amichevole disputata il 21 marzo (terminata 2-1 in favore degli 'Orange').
Il computo totale parla di quattro goal in otto presenze, due dei quali nel corso degli ultimi Europei di categoria che hanno visto l'Olanda concludere il proprio cammino in semifinale.
La grande chance si è però palesata qualche settimana fa con la chiamata della nazionale maggiore: Koeman lo ha infatti convocato per le ultime due sfide di qualificazione ai Mondiali contro Polonia e Lituania.
A Varsavia il minutaggio non si è schiodato dallo zero, a differenza di quanto accaduto ad Amsterdam nel secondo incontro: in un clima di festa assoluta per il pass acquisito, Valente è riuscito a centrare una nuova pietra miliare di una ancor breve carriera.
Valente è stato a lungo nell'orbita azzurra, e non solo per il suo passato con le selezioni dell'Under 19 (tre presenze tra il 2021 e il 2022) e dell'Under 20 (un gettone a settembre 2022).
Di lui si è parlato anche a ridosso delle convocazioni per l'ultima tornata di incontri, con Gattuso che alla fine ha deciso di non portarlo in rosa: a differenza di Koeman, lesto nel concedergli la gioia della prima volta con l'Olanda.
"Se la nazionale italiana mi chiamasse prima di quella olandese, lo prenderei in considerazione" aveva dichiarato Valente al 'Telegraaf' qualche settimana fa. "Il mio sogno è diventare un calciatore della Nazionale. Potrei farlo con l'Olanda, ma se il commissario tecnico dell'Italia mi chiamasse prima, lo prenderei sicuramente in considerazione".
Un occhiolino che, col senno di poi, non ha sortito effetto: il presente e il futuro di Valente coincidono con le ambizioni dei 'Tulipani'.