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Dall'Udinese al Milan, come cambia il Napoli di Supercoppa: Lobotka e Politano titolari, fuori Lang, Elmas cambia ruolo

GOAL

Dopo due sconfitte consecutive, Conte cambia qualcosa per provare a uscire dalla nuova minicrisi. Ma il modulo non cambia: "Avanti così, non abbiamo altre strade".

Non è completamente esatto, forse, affermare che il Napoli è di nuovo entrato in crisi com'era accaduto a novembre a Bologna. In una minicrisi sì, però. Sia di risultati (due sconfitte di fila) che di goal segnati (neppure uno). Con tanto di perdita del primo posto in campionato.

Ma il pallone non si ferma mai, continua a rotolare e da stasera lo farà in Arabia Saudita: inizia la Supercoppa Italiana, c'è una sfida al Milan da affrontare e da onorare, sia per andare a caccia della finalissima di lunedì che per ripartire di slancio. Proprio com'era accaduto dopo la sconfitta del Dall'Ara, con quella striscia di risultati che aveva consentito agli azzurri di Antonio Conte di tornare vivi su tutti i fronti.

Il Napoli è apparso stanco e poco lucido sia col Benfica che con l'Udinese. Di certo non ha giocato bene né al Da Luz né al Bluenergy Stadium. Ed è per questo che Conte ha deciso di mischiare le carte in tavola rispetto agli ultimi impegni di campionato e Champions League.

IL MODULO NON CAMBIA

A non cambiare, in ogni caso, sarà il modulo: il Napoli andrà avanti sulla strada del 3-4-2-1, lo schema che l'ex allenatore di Juventus e Inter si è creato nell'emergenza e che aveva dato ottimi frutti prima dei due scivoloni in pochi giorni in terra portoghese e friulana.

Il motivo è il solito: la penuria di centrocampisti centrali a disposizione dopo gli infortuni di Anguissa, De Bruyne e Gilmour. Conte ha ritrovato Lobotka a Udine e stasera avrebbe anche potuto tornare al 4-3-3, ma storce sempre il naso di fronte alla possibilità di schierare Elmas mezzala, preferendolo in altre posizioni del campo.

"Non è che il rientro di Lobotka ci cambi chissà cosa, perché i centrocampisti di ruolo continuano ad essere due, ovvero lui e McTominay - ha detto il tecnico nella conferenza della vigilia - poi c'è Elmas che sa adattarsi, ma ci sono caratteristiche da rispettare. Andremo avanti così, anche perché non abbiamo altre strade, sapendo che questa è buona e valorizza tutta la rosa".

LOBOTKA TITOLARE

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A proposito di Stanislav Lobotka: sì, stasera giocherà dal primo minuto. Il centrocampista slovacco manca all'appello da Roma-Napoli del 30 novembre, prima di farsi male qualche giorno dopo durante il riscaldamento della sfida di Coppa Italia contro il Cagliari.

"Ha giocato mezz'ora a Udine, non aveva avuto un problema serio ed è stato risolto. Ora è pronto", ha confermato ancora Conte in conferenza, togliendo ufficialmente il velo su una decisione quasi scontata: quella di riproporlo dall'inizio.

Lobotka, del resto, ha caratteristiche praticamente uniche nella rosa dei campioni d'Italia in carica: è un regista puro, di quelli che dettano i tempi e portano ordine alla manovra. Quel che nelle ultime uscite è mancato.

ELMAS CAMBIA RUOLO, FUORI LANG

Chi farà spazio a Lobotka, destinato a comporre una strana e inedita coppia con McTominay davanti alla difesa? Il prescelto è Eljif Elmas. Ma non nel senso che il macedone andrà in panchina: sarà di nuovo titolare, semplicemente in un altro ruolo.

Elmas avanzerà la propria posizione: da centrocampista centrale a trequartista. Uno dei due trequartisti, per la precisione: quello che batterà maggiormente la corsia di sinistra.

A far spazio a Elmas sarà così Noa Lang: lui si a Riad siederà inizialmente in panchina, potendo eventualmente essere utile a partita in corso. L'olandese del resto le ha giocate tutte negli ultimi tempi, dopo diversi mesi in naftalina, e ha accusato stanchezza e scarsa lucidità sia col Benfica che con l'Udinese.

Intoccabile al contrario David Neres, lo sparigliatore di carte a cui si affida Conte per mettere in difficoltà la difesa di Massimiliano Allegri: anche lui ha giocato sempre nelle ultime settimane, e con ottimi risultati, ma a uno così il tecnico non ha intenzione di rinunciare.

POLITANO A TUTTA FASCIA

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Detto che a sinistra giocherà certamente Spinazzola e che Olivera ha un problema al polpaccio, Conte cambierà qualcosa anche sull'altra fascia. E dopo più di un mese - escludendo la gara di Coppa Italia contro il Cagliari - riconsegnerà una maglia da titolare a Matteo Politano, l'ex intoccabile del Napoli.

L'ultima presenza dall'inizio di Politano tra campionato e Champions League risale al celebre Bologna-Napoli di novembre. Al rientro dalla Nazionale, l'esterno romano ha trovato le porte chiuse e Neres e Lang davanti a lui. E si è dovuto accontentare di qualche spezzone di partita: il massimo è rappresentato dai 45 minuti del secondo tempo di Lisbona, peraltro senza cambiare particolarmente l'andamento di quella notte.

Politano non giocherà sulla trequarti dietro a Hojlund, però: lì c'è già Neres, con Elmas sul centro-sinistra. Farà l'esterno a tutta fascia, come già era accaduto in certe fasi della scorsa stagione. E avrà alle proprie spalle Giovanni Di Lorenzo, ma non nel ruolo di terzino.

L'ultima modifica di Conte sarà proprio questa: Di Lorenzo terzo di difesa con Rrahmani e Buongiorno, Politano davanti a lui, Beukema in panchina. 

LA FORMAZIONE DEL NAPOLI CONTRO IL MILAN

Conte, insomma, ha già in mente la formazione che stasera scenderà in campo dal primo minuto contro il Milan. Formazione che, a meno di sorprese, sarà questa:

NAPOLI (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Lobotka, McTominay, Spinazzola; Neres, Lang; Hojlund. All. Conte

E Romelu Lukaku? C'è, è stato convocato, ma non verrà rischiato da Conte: andrà solo in panchina, non entrerà a meno di cataclismi. Lo stesso allenatore ha spiegato come serva prudenza dopo un infortunio come quello che ha tenuto il centravanti belga lontano dai campi dall'estate.

"Lukaku in questo momento non ha neanche qualche minuto nelle gambe, dobbiamo avere la pazienza per scegliere il momento giusto. Positivo che sia rientrato in gruppo, ha esperienza, carisma e personalità e nello spogliatoio ha valenza come Di Lorenzo e i più anziani che giocano da tanto nel Napoli. Servirà valutare i test fisici per capire quand'è che non ci sarà più pericolo".