L’ex attaccante del Genoa, Kazu Miura, prolunga la sua incredibile carriera iniziata nel 1986: per lui una nuova avventura al Fukushima United.
Il prossimo 26 febbraio compirà 59 anni e la cosa non sembra condizionarlo affatto.
Kazuyoshi Miura non solo non ha alcuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo, ma ha anche trovato una nuova squadra pronta a scommettere su di lui.
L’eterno attaccante giapponese, che nel corso della sua lunghissima carriera ha vissuto anche una breve parentesi in Italia con il Genoa, ripartirà dal Fukushima United.
Kazuyoshi Miura si è dunque legato al Fukushima United, squadra che milita nella terza divisione del calcio giapponese, ovvero la J3 League, e che nella scorsa stagione ha chiuso il campionato a decimo posto.
Per l’ex attaccante del Genoa si tratta dunque di un ritorno in J.League, che gestisce appunto le prime tre categorie del calcio professionistico nipponico, dopo cinque anni.
Miura (che è ancora contrattualmente legato al Yokohama FC, club che negli ultimi anni lo ha sempre girato in prestito) non ha nascosto la sua soddisfazione per l’inizio di questa sua nuova avventura.
“La mia passione per il calcio non è cambiata, non importa quanti anni abbia. Sono molto grato per aver avuto questa opportunità. Prometto che darò tutto me stesso per dare il mio contributo. Scriviamo la storia insieme”.
Miura, che in Giappone è soprannominato ‘Re Kazu’, è reduce da un’esperienza poco fortunata all’Atletico Suzuka, squadra con la quale ha preso parte alla quarta divisione.
Con la sua ex squadra ha totalizzato infatti appena sette presenze complessive in campionato, per un totale di 69’ di gioco non scanditi da goal.
Un contributo minimo dunque, con il quale non ha aiutato l’Atletico Suzuka ad evitare la retrocessione.
Kazu Miura si appresta dunque a vivere la sua quarantunesima stagione da calciatore professionista.
La sua lunghissima carriera è infatti iniziata nel 1986 in Brasile con il Santos e da allora ha vissuto esperienze anche in Italia, Croazia, Australia e Portogallo.
Autentica leggenda del calcio giapponese (per lui 89 presenze e 55 goal in Nazionale), nel 1994 è diventato il primo giocatore nipponico a giocare in Serie A.
Ad accoglierlo, grazie anche al munifico contributo di sponsor giapponesi, fu il Genoa, squadra con la quale collezionò in tutto 23 presenze segnando un solo goal (in un derby contro la Sampdoria).