Avviata la procedura di liquidazione del club che porterà all'ormai inevitabile istanza di fallimento. Rimini verso l'esclusione dal campionato, Ricchiuti accusa: "Ci hanno preso per i fondelli".
La storia del Rimini sta per chiudersi nel peggiore dei modi.
Il club è infatti ormai sul baratro del fallimento, cosa che comporterà l'inevitabile esclusione dal girone B della Serie C in cui è attualmente inserito.
La situazione è precipitata negli ultimi giorni fino all'avvio della procedura di liquidazione avviata dalla stessa società Rimini.
Per questo motivo la prossima partita contro la Torres molto probabilmente non si giocherà.
Come detto sopra il Rimini ha formalmente avviato la procedura di liquidazione che, di fatto è la premessa alla successiva istanza di fallimento.
A questo punto toccherà alla FIGC estromettere il Rimini dal campionato di competenza, ossia il Girone B della Serie C.
L’articolo 16 delle N.O.I.F. stabilisce che, in questi casi, sia prevista “la decadenza delle società professionistiche e dilettantistiche dalla affiliazione”.
Attualmente il club occupa già l'ultimissimo posto anche a causa della penalizzazione di 16 punti.
Jamil Sadegholvaad ha espresso il suo rammarico per quanto sta accadendo: “Non è un epilogo inaspettato, ma è certamente doloroso”.
Lo stesso sindaco ha accusato la società parlando di "incredibili e vergognose vicende che ormai si susseguono da molti mesi”.
Ancora più dure le parole dell'ex leggenda del Rimini, Adrian Ricchiuti, intervistato da 'La Casa di C': "Il dispiacere è enorme, sapevo che la situazione era molto critica. Purtroppo non si trova mai un po’ di pace. Siamo sempre a rincorrere, c’è qualcuno che vuole fare del bene ma poi non ce la fa mai economicamente. Questa volta ci sono troppi debiti, è stata fatta tanta confusione e in primis fa male a noi tifosi perché ci hanno preso per i fondelli. Spero onestamente che questi personaggi non si vedano più a Rimini”.
Ma da dove può ripartire il calcio a Rimini?
L'articolo .52 comma 10 delle N.O.I.F. stabilisce che in caso di estromissione del campionato, una società debba ripartire da due categorie al di sotto di quella che si è guadagnata sul campo. Nel caso del Rimini, quindi, si tratterebbe dell'Eccellenza.
"La Rimini calcistica può ripartire alla grande, ci rialzeremo più forti di prima. Credo che bisognerà ripartire con i piedi ben saldi a terra, ricostruendo una società che vuole fare calcio senza proclami. Spero che arrivi qualcuno che ama questi colori e coinvolga gente che ama nel senso vero, non a parole” ha dichiarato Ricchiuti a 'La Casa di C'
Il Rimini è entrato nella storia del calcio italiano come primo avversario incontrato dalla Juventus nel campionato di Serie B.
Correva la stagione 2006/07, ovvero la prima post Calciopoli, ed i bianconeri debuttarono nel campionato cadetto proprio contro il Rimini che fermò la squadra allenata da Deschamps sul pareggio: a segno Paro e proprio Ricchiuti.
Il Rimini chiuderà quel campionato al quinto posto, miglior risultato nella storia del club, nel 2010 arriverà poi il primo fallimento e la ripartenza dalla serie D con una nuova denominazione.