Si avvicina la data di apertura del mercato e il Como come prevedibile non si fa trovare impreparato. Gli uomini del club dei fratelli Hartono si stanno già muovendo da tempo e al momento la priorità è trovare un attaccante, questo perché Cesc Fabregas per un periodo piuttosto lungo dovrà rinunciare sia ad Assane Diao (che ha dovuto saltare la coppa d’Africa con il Senegal) che ad Alvaro Morata, entrambi infortunati. Però da più di un mese il Como sta valutando la posizione del terzino sinistro Kaiki Bruno da Silva, 22enne brasiliano del Cruzeiro dove è cresciuto. È considerato uno dei migliori giocatori dell’ultimo Brasilerao nel suo ruolo.
Ha esordito tra i professionisti nell’aprile 2021, mentre ha segnato il primo gol tre anni dopo. In Nazionale ha fatto parte della squadra che ha vinto il Campionato Sudamericano Under 20 nel 2023 dove è stato impiegato in cinque incontri. Lo scorso anno ha invece giocato con la Under 23 della Seleçao. Dal punto di vista tecnico ha messo in mostra qualità da terzino moderno: sa spingere con costanza ed è abile nell’anticipo e nei duelli. Molti osservatori di mercato in questi mesi sono apparsi in tribuna a Belo Horizonte per visionarlo e prendere nota. Tutte annotazioni positive sui taccuini, così la concorrenza è tanta. E arriva dalla parta di qua dell’Oceano. In Brasile sostengono che è solo una questione di tempo e poi lascerà il paese dove è nato l’8 marzo del 2003. Parecchi club hanno chiesto informazioni, soprattutto quelli portoghese (in estate ci aveva provato il Benfica, adesso si è mosso anche il Porto), e anche dalla Liga ci sono stati degli interessamenti.
In questo momento al Como a sinistra sta giocando lo spagnolo Alberto Moreno, 33 anni, che si alterna con il connazionale Alex Valle che di anni ne ha 21. In quella zona i lariani sembrano coperti ma evidentemente Fabregas gradirebbe un po’ di spinta in più ma soprattutto non si vuole lasciare nulla al caso. In questa stagione l’asticella si è alzata ulteriormente e l’obiettivo Europa è tutt’altro che una chimera, anche se Fabregas sembra non pensarci: "In questo momento non parlo della classifica - ha detto dopo il successo di Lecce -, ora non è importante per noi. Puntiamo sulla crescita della squadra e dei giovani. Vedo una società che cresce velocemente, i punti fatti nell’anno solare sono importanti, non determinanti".
Sarà, ma in questo momento, dopo il franco successo al Via del Mare, il Como è al sesto posto che garantirebbe la Conference League. E la proprietà vuole fare di tutto per mettere in condizione il tecnico di raggiungere un traguardo impensabile fino a qualche anno fa. Ricordiamo che nel 2019, quando gli Hartono sono entrati in società, il Como era in Serie D. Poi la lunga scalata fatta di spese cospicue anche sul mercato. Nel 2024-2025, prima stagione in Serie A dopo 21 anni, gli investimenti sulla rosa sono ammontati a 115 milioni per 24 operazioni: 18 per Baturina, 15 per Douvikas, 14 per Caqueret, 11 per Diao, 8 per Engelhardt, 6 per Nico Paz ecc. Nell’ultima sessione di mercato, la scorsa estate, i movimenti più o meno sono stati simili. Con conseguente monte ingaggi che poi, ovviamente, è schizzato all’insù: dai 34 milioni della Serie B agli 86 milioni della Serie A. Il progetto, si sa, è di lungo termine, coinvolge l’intera città e arriva da lontano, dai versamenti degli azionisti nelle casse del club. Così, adesso, il Como può legittimamente ambire alle parti nobili della classifica.