Fresco di approdo sulla panchina della Juventus, Luciano Spalletti ha confidato il pallino di voler allenare la Fiorentina prima del ritiro: in viola, da calciatore, ha mosso i primi passi.
Toscano chiama Toscana. Ma chissà quando.
Il presente dice Juventus, con Luciano Spalletti deciso a riportare ai fasti d'un tempo Madama accettando di immergersi in una sfida a 5 stelle pochi mesi dopo il fallimento azzurro.
Male in Nazionale, in precedenza super col Napoli, oggi al timone dei bianconeri nell'intento di rialzarne l'asticella del prestigio promosso a pieni voti da Comolli e compagnia.
Sulla strada di Big Luciano c'è la Fiorentina, rivale in caduta libera, che sabato pomeriggio al Franchi tenterà di garantirsi una scossa in quella che per il popolo gigliato rappresenta la partita dell'anno. Contro chi? Contro colui che la Viola, prima di appendere lavagnetta e attrezzi del mestiere al chiodo, desidererebbe allenarla.
A fine settembre, quando la reunion con Pioli già scricchiolava e lasciava presagire che non avrebbe funzionato, tra le suggestioni era spuntato anche il nome del tecnico di Certaldo.
Un'indiscrezione rimasta rumor, perché i fatti hanno detto che Spalletti ha detto sì alla Juve. Però… c'è un però: intervenuto ad Arezzo in occasione del Festival del Calcio Italiano per presentare la sua biografia 'Il Paradiso esiste, ma quanta fatica', il sostituto di Tudor non ha nascosto il pallino nutrito nei confronti della Viola.
"A ripartire ripartirò, ma come e quando non lo so, perché cambio idea ogni giorno - aveva anticipato prima di approdare a Torino - Destinazione Firenze? È una realtà calcistica importante che non sta vivendo una situazione felicissima, ma ha un tecnico che è una garanzia e un presidente molto forte che vuol bene alla città. Bisogna aspettare che la squadra si esprima dando qualità ai suoi tifosi. Allenare la Fiorentina? Prima di smettere è una cosa a cui penso...".
Le parole dolci dispensate dall'ex ct nei confronti del club gigliato affondano in radici lontane, ossia ai tempi dello Spalletti calciatore: tra il '73 e il 75' i primi passi con gli scarpini ai piedi furono mossi proprio nelle giovanili viola, con cui però non si è mai cimentato all'ombra dei grandi. Il percorso lo portò a farsi largo tra i Dilettanti col Castelfiorentino, consumando una carriera che lo ha visto giocare in C con Spezia, Viareggio ed Empoli.
"Io da bambino sono stato acquistato dalla Fiorentina, ho fatto tutte le giovanili - aveva rimarcato a inizio ottobre sul palco del Festival dello Sport a Trento - Vederla un po’ in difficoltà mi dà fastidio".
Input che alimentano, segnali lanciati nell'ottica di una reunion sotto vesti diverse, anche se non è dato sapere se e quando ciò accadrà.
Nel frattempo ci atteniamo alla stretta attualità, con Spalletti in visita al Franchi per rimettersi a correre dopo lo sbiadito 0-0 nel derby pre-sosta col Toro. Dall'altro lato la seconda Fiorentina di Vanoli, reduce dal pari di Marassi contro il Genoa che ha fornito segnali di risveglio ma non ha mandato in soffitta la crisi: Big Luciano, sabato pomeriggio, sfiderà la sua tentazione calcistica nel momento più difficile.