Il Sassuolo vola, Domenico Berardi pure.
Il ritorno in grande stile degli emiliani sul palcoscenico della Serie A fa il paio con quello al top del proprio capitano, capace tra goal e assist di rilanciare il progetto neroverde.
Segnali preziosi per sé stesso, per la squadra e anche in chiave Nazionale, circus da cui Berardi manca da esattamente 2 anni. Gennaro Gattuso, in tal senso, tenendo "le porte aperte" a tutti monitora anche i progressi psico-fisici del 10 di Grosso.
A parlare, per Berardi, sono i numeri messi insieme in questa prima parte della stagione: 10 presenze, 4 goal e 4 assist in 849 minuti giocati.
Statistiche che fanno rumore, soprattutto perché l'anno scorso Mimmo ha accettato il compromesso di accompagnare il Sassuolo nel Purgatorio della B, rimboccandosi le maniche e lavorando sodo per gettarsi alle spalle il calvario fisico che ne ha condizionato la carriera.
Tolto il piccolo campanello d'allarme scattato a ridosso di Verona-Sassuolo, quando il fantasista calabrese si è ritrovato costretto ai box per un fastidio al ginocchio smaltito a stretto giro, nonché il forfait di Cagliari causato dal colpo alla testa ricevuto nel precedente match contro la Roma e il turno di riposo osservato in Coppa Italia col Como, il 2025/2026 ha visto Berardi sempre in campo. E sempre titolare, venendo sostituito nei finali di gara appena 3 volte su 10.
Una continuità fisica già riassaporata l'anno scorso in cadetteria, con 29 presenze, 6 reti e la bellezza di 14 assist con cui il capitano ha riportato il Sassuolo in A, confermata dalle statistiche di questo avvio di annata.
La rinnovata ascesa in corso a 31 anni può spalancargli nuovamente i cancelli di Coverciano, dove Mimmo il picco massimo l'ha vissuto con la trionfale spedizione di Euro 2020 che 4 anni e mezzo fa ci regalò il titolo continentale.
Berardi non gioca in Nazionale dal 17 novembre del 2023, all'Olimpico: Italia-Macedonia del Nord 5-2, match nel quale tra l'altro non brillò. Poi il buio, con la rottura del tendine d'Achille a marzo 2024 al Bentegodi che lo ha costretto lontano dai campi per ben 7 mesi.
In tutto, in azzurro, 28 presenze e 8 goal.
Berardi dispensa segnali, Gattuso apprezza, li coglie e rilancia:
"Io non guardo le partite ma i giocatori, però è chiaro che guardando una gara mi rendo conto di quanto sia complicato a livello tattico - ha sottolineato Ringhio lunedì in conferenza - Se parliamo di velocità, la palla deve andare forte. Mi diverto quando una partita si sblocca e le squadre si aprono, provano a fare qualcosa di diverso. Nessuno mette in dubbio le qualità di Berardi, lo sto seguendo e so cosa ci può dare. Faccio delle scelte e sappiamo le sue qualità".
A giocare a sfavore del ritorno di Berardi in Nazionale ci si mette senza dubbio la concorrenza, con Matteo Politano divenuto certezza e pilastro del Napoli all'insegna di una doppia fase che lo ha reso 'equilibratore' oltre che imprevedibile e con un Riccardo Orsolini all'apice della carriera e trascinatore del Bologna che sogna.
Che sia 4-3-3 o 4-4-2 offensivo, il ruolo di Mimmo nello scacchiere dell'Italia di Gattuso è esattamente quello ricoperto al Sassuolo e durante l'intero percorso da calciatore: ala destra, con licenza di accentrarsi e inventare col suo mancino pregiato.
Il tempo dirà se la reunion con l'azzurro si materializzerà, nel frattempo il Sassuolo vuol continuare a stupire guidato dalla propria bandiera.