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David-Openda, fine dell'incubo: finalmente i gol. Il belga ammette: "Dura ambientarsi"

Gazzetta

Scusate il ritardo, ci siamo anche noi. La Juventus nel gelo di Bodo - e sotto la neve - trova le firme dei due colpi più importanti dell'ultima estate. Il mercato di Damien Comolli decolla in una serata cruciale per il cammino in Champions League dei bianconeri. "Mister 44 milioni" Lois Openda ha avviato la rimonta della Signora, per un tempo sotto contro i norvegesi. E l'uomo di ghiaccio Jonathan David, ingaggiato in estate a parametro zero ma con uno stipendio da 6 milioni netti - secondo solo a quello di Dusan Vlahovic (12) - nel recupero ha griffato il 3-2 finale salvando la squadra dall'ennesimo pareggio. Timbri pesanti, come da aspettative estive. Della serie: meglio tardi che mai... 

Openda è stato il regalo dell'ultimo giorno del mercato estivo. Adesso, invece, potrebbe diventare il primo dell'inverno. Una sorta di Natale anticipato di un mese, facilitato dal clima polare e dalla neve di Bodo. Se l'ad Comolli, il principale sponsor dell'ex Lipsia, può vedere così il primo gol in bianconero del numero 20, per il 25enne di Anversa l'effetto è ancora maggiore. In Norvegia, sopra il circolo polare artico, si chiude il cerchio con una girata a centro area, un gesto istintivo. Fine di un incubo durato più di duecento giorni, 227 per l'esattezza. Quasi otto mesi senza segnare ed esultare tra club e nazionale. Robe da far perdere fiducia e autostima anche a Fonzie. Un'astinenza lunghissima per qualsiasi attaccante e a maggior ragione per uno che in carriera ha sempre viaggiato in doppia cifra e, tra Lens e Lipsia, ha anche superato le venti reti stagionali. Openda ha resistito e ieri, in una delle serate più importanti e complicate, è tornato al gol e ha fermato il tempo. Il film horror è terminato sotto la neve norvegese e adesso si può girare pagina: "L'ambientamento è stato difficile, ma club e famiglia mi hanno sostenuto. Ora sorrido". 

Il tempo dirà se il gol di Bodo è stato uno squillo isolato o la vera ripartenza di Openda alla Juventus. Una cosa è certa: i 44 milioni investiti dalla Juventus a settembre per strapparlo al Lipsia restano una cifra importante, però per una sera sembrano pesare un po' di meno. Stesso discorso per lo stipendio di David. Magia della Champions e della ricchezza della massima competizione europea. La vittoria con il Bodo Glimt garantisce 2,1 milioni alle casse della Signora e rende più accessibile la corsa al playoff, il primo degli obiettivi minimi fissati dalla dirigenza. 

Un gol da solo non basta, ma per gli attaccanti è il migliore degli aiuti possibili. Openda ha sfruttato l'occasione da numero nove che gli ha concesso Luciano Spalletti al posto di Dusan Vlahovic, il goleador stagionale della Signora ma con il contratto in scadenza a giugno. L'Ice-man David ha ottimizzato lo spezzone della ripresa confermandosi un killer d'area. Il canadese aveva già segnato all'esordio in Serie A contro il Parma, ma il timbro di ieri ha un altro peso. Di sicuro ora Jonathan si sente molto più leggero. La scintilla è scoccata e dopo tre mesi David ha ripreso a fare la cosa che sa fare meglio: segnare. "Ha fatto un gol fondamentale per noi e per lui", assicura Spalletti a fine partita.