C’è un volto che più di tutti racconta il nuovo slancio dell’Inter, ed è quello di Federico Dimarco. L’esterno sinistro, simbolo del club e tifoso dichiarato, ha ritrovato la sua miglior versione dopo un periodo difficile vissuto sotto la gestione di Simone Inzaghi.
Negli ultimi mesi dell’ex tecnico nerazzurro il giocatore era apparso smarrito, privo di fiducia e incapace di incidere in entrambe le fasi di gioco. L’arrivo di Cristian Chivu sulla panchina ha segnato la svolta: il tecnico ha lavorato su una ricostruzione fisica e mentale, restituendo a Dimarco sicurezza e centralità.
Il risultato è un giocatore rinato, capace di sostenere novanta minuti senza cali, raramente sostituito e sempre più determinante. La staffetta con Carlos Augusto non è più legata ai minuti in campo, ma al ruolo da titolare.
Oggi Dimarco è un punto fermo della nuova Inter: due gol e quattro assist in Serie A, con numeri che lo consacrano come il miglior interprete del suo ruolo nel campionato italiano e nelle top 5 leghe europee.
Il rendimento di Dimarco non si misura solo nelle sensazioni ma nei dati, che parlano chiaro.
Come riportato da Opta, l’esterno nerazzurro è primo in Serie A per cross riusciti (36), quasi il doppio rispetto ad Aaron Martin (20), con una percentuale di riuscita del 40,45%.
Guida inoltre la classifica delle “big chances created” (14) davanti a Nico Paz (8), e dei passaggi chiave (32), a cui si aggiungono quattro assist vincenti.
Il dominio di Dimarco non si limita ai confini nazionali: nei cinque principali campionati europei nessuno ha fatto meglio di lui nei cross riusciti.
Il nerazzurro è primo con 36, seguito da Edu Esposito dell’Espanyol (27) e Raum del Lipsia (25), confermando una superiorità tecnica e statistica che si riflette anche nella fluidità offensiva dell’Inter.
A consacrare il momento d’oro del numero 32 è arrivato anche il giudizio di Christian Vieri, ospite negli studi di DAZN. L’ex bomber non ha dubbi:
“Chi crossa come Dimarco in Europa? Nessuno. L’ho detto qualche settimana fa e mi hanno scritto che ce ne sono altri, ma non vedo nessuno che lo faccia tre o quattro volte a partita con quella precisione. In vent’anni non ho mai visto un’ala sinistra crossare così bene.”
Parole che certificano non solo il livello raggiunto dal giocatore, ma anche il suo impatto sulla manovra offensiva dell’Inter. Dimarco è diventato un riferimento tecnico e dello spogliatoio, simbolo di una squadra che, con la guida di Chivu, ha ritrovato identità, entusiasmo e una chiara direzione.
La vittoria contro la Lazio ha confermato un trend: l’Inter costruisce il proprio dominio partendo da sinistra. Entrambi i goal sono arrivati da quella zona di campo, dove la coppia Bastoni-Dimarco continua a essere decisiva.
I due hanno già collezionato otto assist stagionali in quindici partite, divisi equamente, segno di una sinergia che si è rafforzata con gli anni e che oggi rappresenta una delle armi più efficaci della squadra.
Chivu ha saputo valorizzare questa intesa, pur adattandola alla sua idea di calcio: difensori e quinti di centrocampo partecipano attivamente alla costruzione del gioco, con movimenti sincronizzati e automatismi consolidati.
L’alchimia è frutto del tempo ma il nuovo allenatore l’ha resa ancora più incisiva. L’Inter, forte di questo equilibrio, punta ora a restare in corsia di sorpasso per staccare la Roma e prendersi la vetta solitaria della Serie A.