Si giocherà al Luigi Ferraris, dove il Genoa ospiterà la Fiorentina, una delle partite più importanti dell’undicesimo turno di Serie A.
Una sfida, quella di Marassi, che di cartello lo è diventata per una serie di contingenze. Ad affrontarsi saranno infatti due squadre che si erano presentate ai blocchi di partenza del torneo con buone ambizioni, ma che oggi si trovano bloccate nelle sabbie mobili della lotta per non retrocedere.
Una gara che segnerà il debutto in panchina sia di Daniele De Rossi che di Paolo Vanoli, ovvero i due uomini che Genoa e Fiorentina hanno scelto per invertire una rotta che si è fatta terribilmente pericolosa.
Sia per Daniele De Rossi che per Paolo Vanoli si tratterà di un esordio da brividi.
Quella di Marassi è infatti una sfida che mette in palio molto più della possibilità di iniziare bene un percorso.
Il Genoa si presenterà all’appuntamento da penultima forza del torneo, con appena sei punti messi in cascina; la Fiorentina, invece, lo farà da fanalino di coda della classifica con soli quattro punti totalizzati.
Ecco perché la posta in palio è di quelle pesanti. I risultati ottenuti da Cagliari, Lecce e Parma (tre pareggi) e soprattutto dal Pisa (prima vittoria in Serie A dopo 34 anni di attesa) non consentiranno troppi calcoli. Entrambe le squadre scenderanno in campo con la consapevolezza di dover cercare la vittoria ad ogni costo: nel caso della Fiorentina, la situazione è tale che nemmeno fare bottino pieno le consentirebbe di lasciare la zona retrocessione.
Quello di Daniele De Rossi sarà un debutto particolare.
Alla sua prima in rossoblù non potrà infatti guidare il Genoa dalla panchina: deve ancora scontare una squalifica che, ironia della sorte, è frutto di un’espulsione rimediata proprio a Marassi nella scorsa stagione, quando era alla guida della Roma.
Una squalifica che avrebbe dovuto scontare in giallorosso, ma subito dopo è scattato quell’esonero che tanto è stato mal digerito dai tifosi romanisti.
La sfida con la Fiorentina rappresenta dunque per lui un’occasione per ripartire, anche se per rivederlo a bordo campo bisognerà attendere la prossima partita con il Cagliari, in programma dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali.
In occasione del debutto in rossoblù dovrà accontentarsi di un posto nello skybox, mentre il suo posto in panchina verrà preso dal vice Giacomazzi.
La già complicata marcia di avvicinamento della Fiorentina a una partita dal peso specifico enorme è stata resa ancora più in salita dalla peggiore delle notizie: contro il Genoa Paolo Vanoli non potrà contare su Moise Kean.
L’attaccante, al quale sono legate tante delle speranze di ripresa di una squadra piombata in un buco nero, è stato costretto a fermarsi a causa di un trauma alla tibia sinistra rimediato nel corso dell’ultima partita di Conference League persa sul campo del Mainz.
Una gara che Kean ha giocato da subentrante, ma quei pochi minuti in terra di Germania sono bastati per complicare non poco le cose per Vanoli.
Il nuovo tecnico gigliato avrà a disposizione due alternative per sostituire il suo uomo più importante: Piccoli e Džeko.
Il primo, che nel corso dell’ultima sessione di calciomercato è stato pagato 25 milioni più bonus, è ancora alla ricerca della sua prima rete in Serie A con la maglia gigliata ed è reduce da una prestazione — proprio contro il Mainz — estremamente deludente; il secondo è anch’esso a caccia della prima esultanza in viola nel torneo e, quando è stato schierato da titolare, ha spesso fatto fatica a dare il suo contributo.
Per quello che si è visto fino ad oggi, comunque vada, per Vanoli si tratterà di un ripiego, anche se Kean in questa stagione non è andato nemmeno vicino a esprimersi sui livelli della scorsa.
Salvo sorprese, sia De Rossi che Vanoli, per questo vero e proprio scontro diretto, si affideranno al 3-5-2.
Hanno avuto pochissimo tempo a disposizione per lavorare con le rispettive squadre e ripartiranno dunque da quelle che sono certezze già acquisite, in attesa magari di poter modificare qualcosa nel corso della pausa per gli impegni delle Nazionali.
Il Genoa ripartirà dunque dal modulo con il quale ha ottenuto il primo successo in campionato nell’ultima uscita sul campo del Sassuolo (con Murgita e Criscito in panchina). La Fiorentina, anche per come è stata costruita la rosa, non ha molte alternative: Vanoli deve ripartire da un modulo che conosce benissimo, per poi pensare a eventuali varianti.
Quello che è certo è che a nessuna delle due squadre sarà concesso margine d’errore: a Marassi, rossoblù e gigliati si ritroveranno già di fronte a un bivio.