E se fosse il Manchester City la più grande rivale dell’Arsenal per il titolo? La squadra di Pep Guardiola si candida ufficialmente per il ruolo con un convincente 3-1 sul Bournemouth che la porta al secondo posto in classifica, a 6 punti di distanza dai Gunners primi della classe. Il neopromosso Sunderland battendo l’Everton nel Monday Night del 10° turno potrebbe salire a 20 punti, uno in più del City, ma la squadra di Le Bris non ha le stesse credenziali di quella di Guardiola, che continua ad applaudire le meraviglie di Erling Haaland, arrivato a 26 gol tra club e Norvegia con la doppietta con cui nel primo tempo ha punto le Cherries. Nell’altro match della domenica del 10° turno, prima vittoria dell’era Nuno Espirito Santo per il West Ham, che stende 3-1 in casa il Newcastle e ritrova quel successo che gli mancava dalla 3ª giornata. Per Tonali e compagni terza sconfitta nelle ultime 5 uscite in campionato.
City superiore, nonostante la voglia del Bournemouth di essere grande che si sarebbe potuta tradurre in un secondo posto solitario in caso di vittoria (invece per la squadra di Iraola è arrivata la prima sconfitta dopo quella nel turno inaugurale in casa del Liverpool). Il primo tempo della squadra di Guardiola è stata una prova di forza: per la doppietta del ciclone Erling ispirata da Rayan Cherki, numero 10 che sta entusiasmando Pep e che ha fornito entrambi gli assist per permettere ad Haaland di arrivare a 13 gol in 10 gare in Premier (capocannoniere con più del doppio delle reti del secondo), ma anche per la prestazione generale della squadra, ben messa in campo e determinata a colpire. Le uniche due pecche sono state il gol dopo 45 secondi di Kroupi, cancellato per fuorigioco, e l’errore di Donnarumma per il momentaneo pari di Adams al 25’. Il City ha perso una sola volta nelle ultime 12 partite in tutte le competizioni, sta trovando quella continuità che è ingrediente fondamentale per rimanere in alto: sei punti di ritardo e la netta sensazione di superiorità che ha dato l’Arsenal nel lo scontro diretto del 21 settembre (in cui il City ha difeso l’1-1) dicono che i Gunners sono superiori, ma la squadra di Guardiola sta crescendo in fretta e per il livello attuale potrebbe essere la prima delle altre, status da confermare domenica prossima in casa contro il Liverpool. Nonostante la sconfitta (fanno 9 su 9 in Premier in casa del City), il Bournemouth ha comunque dimostrato di poter stare tra le grandi: nessun’altra squadra ha un ciclone come Haaland, capace di distruggere le certezze di qualsiasi difesa. Le Cherries hanno comunque 18 punti in classifica, gli stessi del Liverpool.
Lo show di Haaland comincia al 17’, quando su idea di Cherki si lancia oltre la difesa del Bournemouth per l’1-0 del City. Le Cherries rispondono al 25’ con Adams grazie alla cortese collaborazione di Donnarumma, che reclama così tanto un fallo per giustificare la sua uscita sbagliata sul corner di Scott da meritarsi un giallo. Cherki e Haaland allora combinano anche per il nuovo vantaggio dei padroni di casa, col norvegese che di nuovo lanciato oltre la difesa aggira Petrovic prima di fare ancora gol. La ripresa comincia col City avanti 2-1, il Bournemouth più intraprendente fermato prima da Donnarumma e poi punito da O’Reilly, che al 60’ fa 3-1 con un preciso diagonale. È la rete che chiude il match e consegna a Guardiola la quinta vittoria nelle ultime 7 giornate: quello che serve per candidarsi come prima rivale dell’Arsenal.