Error code: %{errorCode}

Il Barça fa festa al Camp Nou dopo 909 giorni d'esilio: 4-0 all'Athletic e una notte in vetta

Gazzetta

La festa nel cantiere. Il Barcellona è tornato al Camp Nou dopo 909 giorni di esilio forzato, dal 3-0 al Maiorca del 28 maggio 2023 con festa per la Liga di Xavi, e ha battuto 4-0 l’Athletic Bilbao dormendo in testa alla Liga col Madrid in campo domani a Elche. Il campo c’è, ovviamente, ma attorno mancano tantissime cose. Capienza per la sfida di oggi 45.157 (con 244 biglietti rimasti invenduti), quella prevista a fine lavori: 105.000. 

Però bisognava aprire, perché il ritardo accumulato è notevole, e perché ogni partita giocata all’Olimpico di Montjuic costava mezzo milione di euro solo d’affitto, più tutte le perdite correlate. Il Barça doveva tornare a casa nel novembre del 2024 per il 125° anniversario. Poi per il Gamper in agosto, con tanto di annuncio e relativa fanfara. Il Comune non dava il permesso per questioni di sicurezza. All’inizio del mese è arrivato: test con l’allenamento aperto per 20.000 anime il 7 novembre e ieri la il ritorno, con il presidente Joan Laporta emozionato ed euforico anfitrione al campo già due ore prima del calcio d’inizio. 

Aperti primo e secondo anello per trequarti del perimetro dell’impianto. Manca la Curva Sud, già pronta, e soprattutto il terzo anello. E il tetto. Oggi come oggi se piove ci si bagna. Al Barcellona si augurano di avere 62.000 spettatori per gennaio 2026 e di finire tutto per l’inizio della stagione 27-28. L’area nota come Espai Barça, stadio e tutto ciò che crescerà attorno, costerà, salvo imprevisti, 1450 milioni, con il super mutuo acceso quando il club aveva già un debito da 1350 milioni. Per questo bisognava aprire quanto prima, per iniziare a incassare, e i biglietti per la partita di oggi costavano da 200 a 500 euro: prezzi per pezzi da collezione. 

La sensazione dal vivo: è lo stesso affascinante, imponente, storico Camp Nou. Difficile dire come sarà il prodotto finale perché mancano troppe cose. Tra le gru, i cartelli di lavori in corso, le reti di protezione e gli operai vestiti di giallo fluo che proteggono le tante aree off-limits c’è lo scheletro di questo gigante blaugrana che oggi è tornato alla vita dopo quasi 30 mesi di restyling. Due anni e mezzo, 73,5 milioni di metri cubi di materiale di scarto, 5700 contratti di lavoro firmati per far correre le ‘obras’, i lavori. 

Calcio d’inizio affidato al Socio numero 6, che aveva in mano il biglietto della partita inaugurale dello stadio, nel 1957. E quando è iniziata la partita, zero atmosfera. Silenzio interrotto solo dai fischi a Nico Williams, che ha rifiutato il trasferimento al Barça. Qualche coro sparso e non partecipato e una sensazione di freddezza quasi surreale. 

Nell’undici titolare blaugrana 5 giocatori che debuttavano al Camp Nou: Joan García, Cubarsí, Gerard Martin, Fermín e Dani Olmo. Lamine Yamal? Il crack è talmente precoce che era riuscito, a 15 anni, a giocare 7 minuti contro il Betis nell’aprile del 2023. Debutto in panchina anche per Hansi Flick, che però al Camp Nou era stato da giocatore col Bayern Monaco nel 1987 in Trofeo Joan Gamper, il fondatore svizzero del Barça che proprio oggi avrebbe compiuto 148 anni. Nella ripresa ‘prima’ anche per Dro, Casadò e Bernal. 

Barça in vantaggio dopo 4’ grazie a Lewandowski, il ‘pichichi’ di questi 30 mesi a Montjuic. L’Athletic ha avuto due occasioni per pareggia e al 47’ Lamine Yamal, in costante ricerca del numero, smanioso all’eccesso di apparire, ha lanciato Ferran Torres alle spalle della difesa avversaria con un delizioso colpo d’esterno. Tiro moscio di Ferran e papera di Unai Simon, suo collega in nazionale. All’inizio della ripresa altro errore difensivo in impostazione dei baschi e 3-0 di Fermín su taglio di Eric García. E un attimo dopo Sancet ha steso lo stesso Fermín: giallo trasformato in rosso al Var. Al 90’ nuovo assist magnifico di Lamine Yamal per la corsa di Ferran Torres e il definitivo 4-0. L’Athletic arriva a 30 partite senza vittorie a Barcellona, con 26 sconfitte: l’avversario ideale per partecipare alla festa del Camp Nou.