Non avete impegni per il 7 novembre? Potreste volare a Londra e partecipare al Gran Galà organizzato da Sheila Ebana, mamma di Lamine Yamal, al Nobu Hotel di Portman Square. Tariffe da 150 a 800 euro, a seconda di portate e bevande, con la possibilità di scattare foto alla madre del miglior talento del mondo. No, non ci sarà Lamine. Ricavato in beneficenza? No, tutto nelle tasche della signora. Ma il senso del Gran Galà, allora? Yamal ripete spesso: "Mia mamma è la mia Regina". Ecco, una notte da regina nella città di Buckingham Palace per l’ex cameriera originaria della Nuova Guinea. Una favola.
Cornelia, madre dei Gracchi, mostrava i figli e diceva: "Sono i miei gioielli". Sheila mostra Lamine e dice: "Il gioiello sono io che l’ho fatto. Adoratemi come lui". E pagate. Altro film: Raul Recoba, padre di Alvaro. Anche lui avrebbe potuto campare sulle spalle del figlio campione. Invece, ogni mattina all’alba, partiva col suo taxi dalla periferia povera di Montevideo in cui aveva cresciuto la famiglia. La casa umile di sempre, col cartello “Los tres Chinos”. Spiegava: "Voglio che i miei figli abbiano sempre l’esempio di un padre che lavora, anche se non ne avrei bisogno. Le prime corse le faccio gratis per portare in centro amici e gente del quartiere, poi attacco il tassametro. La vita mi ha dato tanto, anche la guarigione da un cancro. Ricambio. Trasporto molti turisti italiani a Punta del Este, ma non dico che sono il papà del Chino. Chiedo solo come si comporta all’Inter. Quando mi rispondono: 'È un bravo ragazzo', sono il padre più felice del mondo". Orgoglioso come Cornelia.