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Il Lione perde anche l'Europa League: verrà escluso se la retrocessione in Ligue 2 sarà confermata

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Per il Lione sono giorni decisivi, i più delicati della storia del club: l'OL è stato retrocesso d'ufficio in Ligue 2 la scorsa settimana, ma ora ha la possibilità di far ricorso e ribaltare tutto, rimanendo quindi in Ligue 1.

Lo scenario è possibile ma, come già spiegato nel dettaglio nei giorni scorsi, alquanto complicato. Il Lione ha insomma un piede e mezzo nella seconda serie francese. E ciò comporterebbe anche l'esclusione dalle coppe europee nella prossima stagione.

A confermarlo ufficialmente è stata l'UEFA con un comunicato emesso in mattinata: nel caso la retrocessione in Ligue 2 venisse confermata, il Lione non potrebbe disputare alcuna competizione europea anche se, teoricamente, ne avrebbe il diritto.

IL COMUNICATO DELL'UEFA

"La Prima Camera del CFCB - si legge nel comunicato - ha deciso di rinviare la valutazione del caso di proprietà multi-club che coinvolge Lione e Crystal Palace.

Tale rinvio è legato al rispetto, da parte del Lione, dell'accordo transattivo concluso con la Prima Camera del CFCB per la violazione dei requisiti di sostenibilità finanziaria. Nell'ambito di tale accordo, il Lione ha concordato l'esclusione dalle competizioni UEFA per club 2025/26 qualora l'autorità francese (DNCG) confermasse la retrocessione del club in Ligue 2.

Ulteriori dettagli su questo caso di proprietà multi-club e sul presente accordo transattivo saranno comunicati a tempo debito".

AVREBBE CHIUSO SESTO

Il Lione, guidato nella seconda parte della stagione da Paulo Fonseca, avrebbe chiuso al sesto posto in Ligue 1 nonostante la retrocessione preventiva già comminatagli a novembre.

Con l'ex allenatore rossonero in plancia di comando si sarebbe dunque qualificato per il girone di Europa League: merito del trionfo del PSG in Coppa di Francia, che ha portato in Europa le prime sette. Lo Strasburgo, settimo a pari punti, avrebbe dunque giocato la Conference League.

L'OL è stato però scaraventato all'ultimo posto dalla decisione della DNCG: lo Strasburgo è quindi passato in sesta posizione qualificandosi per l'Europa League, mentre il Lens settimo andrà in Conference League.

IL CASO MULTIPROPRIETÀ

L'indagine in corso da parte degli organi dell'UEFA è legata, come spiegato nel comunicato, al caso delle multiproprietà che nelle competizioni europee non sono ammesse. Caso che un anno fa, per dire, aveva coinvolto anche Manchester United e Nizza.

La multiproprietà in questione riguarda la presenza di John Textor e della sua Eagle Football Group sia nel Lione che nel Crystal Palace. Almeno fino a oggi: in mattinata il magnate statunitense, travolto dallo scandalo degli ultimi giorni, ha infatti rassegnato le dimissioni dai propri incarichi in seno all'OL, lasciando quindi il club francese.

"John Textor si è dimesso dai suoi incarichi dirigenziali presso il Lione, compreso quello nel Consiglio di Amministrazione", ha annunciato il club, aggiungendo: "L'OL conferma i cambiamenti nel proprio team dirigenziale, nominando Michele Kang presidente del club e amministratore delegato di Eagle Football Group".

Textor nei giorni scorsi aveva fatto un passo decisivo anche per cedere le proprie quote al Crystal Palace, firmando un contratto vincolante con l'altro magnate americano Robert Wood Johnson, co-proprietario dei New York Jets (NFL). Il Palace, dunque, potrà giocare in Europa League nella prossima stagione; il Lione, se la retrocessione verrà confermata, no.

GLI ALTRI CASI NEL MIRINO

Sempre per quanto riguarda i casi delle multiproprietà, l'UEFA ha annunciato le proprie decisioni in vista delle partecipazioni alle competizioni europee della prossima stagione degli altri club nel mirino.

"La Prima Camera dell'Organo di Controllo Finanziario dei Club dell'UEFA (Prima Camera CFCB) - si legge ancora nel comunicato - ha avviato un procedimento nei confronti di:

  • Drogheda United FC (IRL) e Silkeborg IF (DEN);
  • Gyori ETO FC (HUN) e FC DAC 1904 Dunajska Streda (SVK);
  • Lione (FRA) e Crystal Palace (ENG).

a causa di un potenziale conflitto con la norma sulla proprietà multi-club prevista dall'articolo 5 del regolamento delle competizioni per club UEFA.

In seguito alla valutazione della documentazione presentata dai club, la Prima Camera del CFCB ha concluso che il Gyori ETO FC e l'FC DAC 1904 Dunajska Streda hanno violato, alla data di valutazione rilevante (1° marzo 2025), la regola sulla proprietà multi-club prevista dall'articolo 5.01 del regolamento sulle competizioni per club UEFA.

Per questo motivo, e in conformità con l'articolo 5.02 del regolamento delle competizioni per club UEFA, la Prima Camera del CFCB ha deciso di:

  • Accettare l'ammissione del Gyori ETO FC alla UEFA Conference League 2025/26; e l'ammissione del Reject FC DAC 1904 Dunajska Streda alla UEFA Conference League 2025/26.

Questa decisione fa seguito a una precedente decisione sul caso che coinvolgeva il Drogheda United FC e il Silkeborg IF, in cui la Prima Camera del CFCB aveva deciso di:

  • Accettare l'ammissione del Silkeborg IF alla UEFA Conference League 2025/26; e respingere l'ammissione del Drogheda United FC alla UEFA Conference League 2025/26".