Vasilije Adzic ha appena vissuto la giornata più gloriosa di una carriera ancora fresca e giovane. Ed è difficile che non sia così, quando decidi un Derby d'Italia tra Juventus e Inter con una prodezza del genere in pieno recupero.
Eppure il talento montenegrino ha rischiato seriamente di non essere della partita sabato pomeriggio. O meglio: ha rischiato seriamente di non far parte della rosa di Igor Tudor in questa stagione, dopo aver assaggiato la prima squadra nel corso di quella passata.
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Se la Juve avesse voluto, Adzic avrebbe giocato altrove nel 2025/2026. Interessante, in questo senso, il retroscena svelato questa mattina da Tuttosport: è stato proprio il club bianconero a convincere il calciatore, evidentemente dubbioso sull'effettiva considerazione e l'effettivo minutaggio che avrebbe ricevuto tra campionato e Champions League, a rimanere a Torino.
Una scelta che, in attesa di conferme future, si sta rivelando e si è rivelata azzeccata. Perché proprio Adzic ha mantenuto la Juventus in vetta, scavando al contempo in maniera impietosa nella crisi di risultati dell'Inter.
Adzic, che nonostante nella scorsa annata abbia giocato quasi solo con la Juventus Next Gen in Serie C è tenuto in ottima considerazione dagli addetti ai lavori, è stato cercato da diverse squadre nel corso dell'estate. Sia in Italia che all'estero.
Secondo Tuttosport, tre formazioni nostrane si sono fatte avanti per averlo in prestito: il Sassuolo e il Genoa in Serie A e il sempre ambizioso Palermo in Serie B. Oltre al Braga in Portogallo e a un club della Bundesliga, con la differenza che quest'ultimo avrebbe voluto strappare Adzic alla Juventus addirittura a titolo definitivo.
La Juventus, semplicemente, ha chiuso la porta a tutti. Il direttore generale Damien Comolli ha respinto i tentativi dei vari club di prelevare Adzic in prestito e pare non abbia neppure voluto ascoltare la proposta a titolo definitivo del club tedesco. Alla fine l'ex giocatore del Buducnost non si è effettivamente mosso da Torino, venendo inserito nella prima squadra di Tudor e nella lista UEFA per il girone di Champions League.
Una scelta, quella della Juventus, che tutto può definirsi fuorché non condivisa tra lo stato maggiore e Igor Tudor. O meglio: tra lo stato maggiore, Tudor e il proprio staff tecnico, tutti convinti dei potenziali progressi di Adzic in caso di permanenza a Torino.
“Resta qui e vedrai che arriverà la tua occasione: noi puntiamo su di te”: questo, come scrive Tuttosport, è il mantra che in estate Tudor e soprattutto il suo vice, Ivan Javorcic, hanno ripetuto ad Adzic per convincerlo a non prendere in considerazione le offerte per averlo in prestito.
Proprio Javorcic, insomma, sarebbe stato decisivo per dare vita a una serie di sliding doors: Adzic che rimane a Torino, Adzic che viene inserito da Tudor nel finale di Juventus-Inter, Adzic che regala ai bianconeri una vittoria da incorniciare.
Adzic, oggi, fa parte a tutti gli effetti dei grandi. Nel 2024/2025 non era così: il gioiello originario del Montenegro ha messo assieme una decina di presenze con la Next Gen, ma appena 39 minuti complessivi in Serie A.
Contro l'Inter, Adzic è già arrivato alla metà circa di quel minutaggio. Ed è facile immaginare come anche lui possa rappresentare un tassello importante di una Juventus in continua ristrutturazione. La fiducia attorno a lui è totale, le opportunità non mancheranno. Se poi si presenta come contro l'Inter...