Maurizio Sarri e la Lazio, atto secondo. L’allenatore è tornato sulla panchina biancoceleste in estate per prendere il posto dell’esonerato Marco Baroni.
Un ritorno di fiamma che però è stato più burrascoso del previsto e il motivo è presto spiegato. Maurizio Sarri ha scoperto solo dopo aver siglato l’accordo che il club avrebbe avuto il mercato bloccato: da qui gli attriti con Lotito.
Il ‘Corriere dello Sport’ porta alla luce un retroscena decisamente singolare: la scorsa estate Sarri avrebbe firmato due contratti diversi con la Lazio, uno a giugno e uno a luglio.
Chiamato per prendere il posto di Baroni, lo scorso 2 giugno Maurizio Sarri è divenuto ufficialmente il nuovo allenatore della Lazio, club che ha già allenato in passato. L’accordo prevedeva un contratto biennale, dunque fino al 2027, con opzione per una terza stagione.
Secondo quanto scrive il ‘Corriere dello Sport’, appena un mese dopo, a luglio, Sarri avrebbe firmato un altro contratto con la Lazio, subito dopo l’ufficialità del blocco del mercato per il club. Il nuovo accordo dovrebbe avere durata triennale, dunque fino al 2028, e non più biennale con opzione.
Sempre secondo quanto riporta il ‘Corriere dello Sport’, la differenza nell’accordo è rintracciabile solo nella durata (triennale e non più biennale con opzione): l’ingaggio dell’allenatore sarebbe infatti rimasto invariato, sempre 2.5 milioni di euro a stagione.
“In una squadra che mi dice che non avrebbe potuto fare mercato dopo aver firmato il contratto sarei sicuramente andato via e avrei abbandonato immediatamente, qui ho avuto forti remore a farlo. Questa forza non mi sta abbandonando”, ha ammesso nei giorni scorsi Sarri in conferenza stampa, portando ancora una vola allo scoperto il suo malcontento.