Stankovic contro Klinsmann. No, non è una sfida tra vecchie glorie dell’Inter. Stankovic contro Klinsmann è una questione tra portieri. Filip e Jonathan, i figli di Dejan e di Jurgen, si incroceranno domani in Venezia-Cesena, la partita più calda della quarta giornata.
Hanno età diverse, hanno seguito percorsi diversi, ma i loro profili hanno qualcosa in comune. Filip è nato e cresciuto in Italia, si è formato nelle giovanili dell’Inter e a 23 anni ha davanti una carriera che si preannuncia luminosa. Ha già esordito in A l’anno scorso a Venezia e ha già dimostrato di valere la categoria, ma ha scelto di restare in Laguna anche in B, con un contratto che scadrà nel 2029. Jonathan è nato a Monaco di Baviera ma è cresciuto in California, è un ragazzone americano che solo negli ultimi tempi ha trovato gli spazi per mettersi in mostra in un campionato importante. A Cesena dal febbraio 2024, è diventato titolare nella scorsa stagione, da fine ottobre in poi, e da allora non è più uscito dai pali. Ha 28 anni, il suo contratto scade a giugno ma da qualche giorno sta parlando di rinnovo con il club (che ieri ha tesserato Luca Ferretti, ex Rimini, come terzo portiere).
Sia Filip sia Jonathan ovviamente sognano la promozione in Serie A con Venezia e Cesena. Entrambi hanno iniziato a giocare in porta dopo aver provato anche come punte, ed entrambi a un certo punto hanno dovuto fare una scelta, anche su come rapportarsi alle carriere dei loro illustri genitori. «Quando a 11 anni decisi di fare il portiere, papà fu felice — ha raccontato Jonathan Klinsmann — per me giocare a calcio significa andare incontro a paragoni, e da attaccante sarebbero stati pesanti. Penso sia stata la scelta giusta. Papà mi ha sempre sostenuto». «Da piccolo trovi sempre qualche genitore che dice cose brutte, ma a me non hanno mai dato fastidio - ha ricordato Filip Stankovic — anzi, mi davano più forza per dimostrare che non ero un raccomandato». Perché Stankovic-Klinsmann è solo una sfida tra due bravi portieri.