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Inter, servono muscoli in mediana: pronto l'assalto a Frendrup, i dettagli

Gazzetta

Sono valutazioni e anche occasioni: studiando le partite, scannerizzandone le zone grigie, l’Inter ha capito come e dove intervenire per migliorare la squadra già nel mercato di gennaio. In attesa di scegliere il portiere e il difensore centrale del futuro, due acquisti ineludibili nel 2026, Chivu ha percepito la mancanza di un elemento equilibratore proprio nel reparto numericamente più corposo: il centrocampo. In estate non a caso Marotta e Ausilio avevano provato a strappare Manu Koné alla Roma, arrivando a un passo dal cin cin, perché convinti di aggiungere alla rosa un calciatore dotato di qualità fisiche e atletiche superiori alla media. Poi hanno ripiegato su Andy Diouf, un investimento in prospettiva che ancora non ha imparato il presente. Ma il pensiero rimane, una ventina di milioni nel forziere è disponibile, l’operazione è un sostegno da considerare. E così l’uomo in più può diventare Morten Frendrup, danese classe 2001 del Genoa, pure sondato nei mesi scorsi. Non è l’unica opzione, chiaro, ma dalla lista dei preferiti non è mai stato depennato. 

L’idea nasce da un’esigenza di efficacia e velocità, caratteristiche indispensabili per aggiungere un ingrediente a tavola nel bel mezzo del pranzo. Frendrup ha giocato 91 partite in Serie A, è alla quinta stagione italiana e dispone dei requisiti tecnico-tattici richiesti. In questo periodo non sta andando bene, come tutto il Genoa che è sprofondato in coda alla classifica e ha avviato una rivoluzione interna. Eppure rappresenta un rinforzo molto gradito in casa Inter. E non solo. La stessa Roma, che a giugno dovrà probabilmente vendere uno o due giocatori importanti per accumulare plusvalenze, si è informata di recente sul suo costo. La disponibilità del giocatore al trasferimento, come si può intuire, è totale. Bisogna solo trovare la quadra economica, se e quando la società pretendente deciderà di spingere il bottone “Buy”. 

Frendrup è un centrocampista molto versatile, che nel Genoa è stato adattato anche a esterno di fascia. Nelle statistiche difensive dello scorso campionato ha chiuso in testa la classifica dei tackle vinti, 61, dei dribbling frenati, 34, e ha condiviso con l’atalantino De Roon il primato degli intercetti (47). In media recupera circa 5 palloni a partita. In più è bravo negli inserimenti: nelle ultime due stagioni di Serie A ha segnato 4 gol equamente distribuiti. Sono doti poco diffuse tra gli specialisti dell’Inter. 

Naturalmente per inglobare un centrocampista l’Inter deve cederne almeno un altro: oggi sono in sette per tre ruoli ad allenarsi ad Appiano Gentile. Tanti. È immaginabile che proprio Diouf, pagato 20 milioni più bonus ad agosto, possa partire durante la finestra invernale, magari prestato una squadra che gli consenta di crescere: fin qui ha giocato appena 26 minuti con Chivu, che un paio di settimane fa ha ammesso di non ritenerlo pronto per la Serie A. Ma anche Zielinski per età (31 anni) e stipendio (4,5 milioni) può andare via se troverà un’offerta soddisfacente. E persino Frattesi, che ormai è confinato allo status di vice Barella, potrebbe manifestare il desiderio di cambiare aria per recuperare continuità nell’anno che - speriamo per l’Italia - si concluderà con il Mondiale. È presto per indovinare gli incastri giusti ma la pianificazione comincia da lontano: un corridore in mezzo al campo rinforzerebbe la stabilità del telaio. Più di un difensore di ruolo? All’Inter pensano di sì.