Verona-Inter del 2 novembre, ma forse anche un passo oltre, tre giorni dopo, quando torna la Champions e a San Siro planano dall’altro lato del mondo i kazaki del Kairat. In qualunque data ritornerà, Marcus Thuram sarà comunque rimasto fuori un mese e passa per infortunio: non il massimo a questo punto della stagione, ma evidentemente quel fastidio al bicipite femorale sinistro, sentito contro lo Slavia Praga il 30 settembre, era più dispettoso del previsto. Lo ha tolto dal campo parecchio e, per riprendersi definitivamente, serviranno nuovi giorni di allenamenti individuali, poi altri per escludere anche l’ultimo rischio di ricaduta e rimettere benzina nel serbatoio. Da capire, se dopo essere passato da Roma per sostenere i compagni all’Olimpico e immergersi nella maestà di San Pietro, Marcus farà lo stesso anche sabato prossimo a Napoli, dove potrebbe trovare dell’altra bellezza per i suoi occhi innamorati dell’Italia. In ogni caso, lo stadio Maradona lo vedrebbe dall’alto, contro Antonio Conte non giocherà: lo ha detto chiaro e tondo il suo allenatore nella conferenza di vigilia di Champions contro l’Union Saint-Gilloise. In mezzo a classiche frasi pre-partita, a Bruxelles Cristian Chivu ha lanciato un sasso: "Marcus ha bisogno di qualche giorno in più e non so cosa dirvi…". E in aggiunta: "Non si meritava, come ragazzo e giocatore, questa pausa. Stava vivendo un momento di grande fiducia e concretezza. Dopo Napoli ricomincerà gli allenamenti. Però bisognerà stare attenti, avrà bisogno di fare riabilitazione e sedute col gruppo".
È la legge della prudenza che governa lo staff medico nerazzurro guidato dal dottor Piero Volpi, di concerto con lo staff di riatletizzatori di Chivu: il muscolo è delicato, anche se il fisico del francese ha risposto bene subito, ma in questo particolare momento storico inutile rosicchiare qualche giorno col rischio di fermarsi dopo. Piuttosto, un bell’esercizio della mente è immaginare cosa sarebbe successo nella stessa situazione l’anno passato, quando c’era un’altra batteria di punte alternative alla ThuLa e un manico diverso in panchina. Con il trio Arnautovic-Taremi-Correa ciondolante per il campo, la tentazione di stringere i tempi sarebbe forse venuta, e invece oggi l’Inter vive un altro tempo: vista la fame di Pio e Bonny, nessuno rimpiange ancora Marcus. Il francese potrà saltare senza problemi Napoli e poi anche l’infrasettimanale casalinga di Firenze. Anzi, ha già spostato il mirino alla trasferta di Verona, nel giorno dei morti, con sufficiente dose di ottimismo misto a realismo: il figlio di Lilian sta comunque bene, il fastidio è quasi del tutto passato, normale segnare in rosso la sfida al Bentegodi sperando in una possibile convocazione. Si deciderà solo nei giorni precedenti, misurando il grado di allenamento con i compagni, ben sapendo però che si potrà attendere un turno di più senza problemi: il 5 novembre torna la Champions e pure il curioso Marcus vuole vedere chi saranno mai questi kazaki.