Dopo il ko di Torino contro la Juventus, all'Inter di Simone Inzaghi servivano gol e vittoria, una serata di rilancio come quella contro il Bologna.
Un 6-1 che fa sorridere nuovamente Simone Inzaghi: "La testa fa la differenza, sappiamo quanto sia importante. A San Siro abbiamo avuto un percorso importante, giocavamo contro un Bologna in fiducia e che era andata anche in vantaggio ma siamo rimasti in partita e l’abbiamo ribaltata. Abbiamo perso purtroppo domenica a Torino ma siamo lì con le altre, a parte il Napoli che sta facendo un super cammino. Dobbiamo pensare al campo e non alla classifica. All’inizio non ero felice, ma avevamo lavorato bene in questi giorni: il ko di Torino ci ha fatto malissimo, ma avevo visto bene la squadra. Abbiamo preso un gol fortuito ma avevo anche fiducia di sistemarla subito"

"È un campionato in cui tutti si fermano e fanno notizia. Facciamo i complimenti a chi sta davanti, noi dobbiamo continuare a giocare come fatto stasera sia in casa che in trasferta" ha spiegato l'allenatore nerazzurro. "Turnover? Per noi allenatori non è mai semplice, tutti i giorni dobbiamo fare scelte. Ci sono tanti calciatori che si impegnano e mi mettono in difficoltà, abbiamo giocato venti partite senza Lukaku e Brozovic, due pedine importanti, ma grazie a tutta la rosa abbiamo fatto bene in campionato e Champions".
Dopo la sconfitta con la Juventus c'era pressione dalla dirigenza? "Ero molto dispiaciuto per la sconfitta di Torino, per come è venuta. La pressione ce l’ho sempre: da quando giocavo e anche ora che alleno. Con la dirigenza c’è un ottimo rapporto, parliamo sempre, dopo le vittorie o le sconfitte. Quando c’è qualcosa che non va è giusto dirselo in faccia ma la cosa migliore è che sono tutti diretti e con loro ho un ottimo rapporto" le parole di Inzaghi.