"Il gol di Adzic all’Inter non mi ha stupito, in allenamento l’ho visto segnare tante volte in quel modo". Stevan Jovetic, 35 anni, è molto più che un compagno di nazionale della nuova stellina della Juventus. L’ex fantasista montenegrino di Fiorentina, City e Inter, attualmente protagonista con i ciprioti dell’Omonia Nicosia, è un vero e proprio fratello maggiore dell’eroe bianconero del derby d’Italia. "Ci siamo conosciuti due anni fa, quando io ero senza squadra e per un periodo mi sono allenato nel Buducnost Podgorica, e poi ci siamo ritrovati nel Montenegro".
Ha sentito Adzic dopo il gol all’Inter?
"Sì. Ho detto a Vasilije che meritava una gioia così, ma quel gol deve essere soltanto un inizio. Tratto Adzic come un fratellino: l’anno scorso gli ho consigliato di andare a giocare con la Next Gen per ritrovare il ritmo e di imparare in fretta l’italiano. È un ragazzo sveglio".
Calcia davvero così forte?
"Non mi piacciono i paragoni, ma nel modo di calciare ricorda Lampard. Adzic riesce a imprimere al tiro forza e potenza senza prendere la rincorsa. Avete presente il gol all’Inter: un mezzo passo e… boom in porta. Non si vedono molti giocatori così. Ma lasciamolo sereno. È un ragazzo di 20 anni, deve divertirsi senza troppe pressioni".
In quale ruolo si esalta Adzic?
"È una via di mezzo tra un numero otto e un dieci: ha fisico, tecnica, tiro e un ottimo tempismo negli inserimenti. È sempre bello vedere un montenegrino in un top club italiano".
Adizc ha qualcosa di Savicevic e dell’ex juventino Vucinic?
"Il Genio Savicevic penso sia inarrivabile per tutti e Mirko era fortissimo. Adzic farà la sua carriera ad alto livello. Il futuro è il suo. Lo scorso anno è stato frenato dagli infortuni e infatti nel Montenegro abbiamo giocato insieme due volte, una mezzoretta in tutto. In nazionale tiro io le punizioni, ma Adzic le calcia meglio e dalla prossima partita le lascerò a lui".
Quanti gol ha nei piedi lo juventino?
"È un centrocampista da doppia cifra, ma per questa stagione sarebbe già un bel risultato chiudere a 5 o 6 reti. Vasilije deve seguire Tudor per crescere a livello tattico e difensivo. In Montenegro si pensa quasi soltanto ad attaccare, anche io faticai i primi mesi alla Fiorentina".
Adzic ha subito ringraziato Vlahovic: le fa effetto vedere il bomber serbo ancora alla Juventus?
"Dusan è molto importante per Adzic e per la Juventus. Non ho mai giocato con Vlahovic, però lo conosco bene perché a Firenze ha abitato nel mio appartamento. Dusan è in scadenza di contratto e sta dimostrando forza mentale e professionalità. I gol li ha sempre segnati e non smetterà".
La Juventus è in testa alla classifica con il Napoli a punteggio pieno: lotterà per lo scudetto?
"Il Napoli di Conte è la grande favorita e l’Inter resta la prima rivale. La Juventus può diventare la mina vagante".
Si è pentito del “no” alla Juventus?
"No. Quando ho lasciato la Fiorentina ho preferito il Manchester City alla Juventus perché non volevo deludere tifosi viola, con i quali ho un rapporto speciale".