Gioventù e stakanovismo vanno di pari passo. Kenan Yildiz è il più giovane cavaliere della Signora (19 anni) ma anche quello che ha giocato di più: 34 presenze su 34 match, di cui 28 da titolare, non c’è nessuno presenzialista quanto lui nella Juventus di Thiago Motta. E pensare che la scorsa stagione, quella del suo debutto in A, il ragazzino turco aveva messo insieme 1.086 minuti tra campionato e Coppa Italia. che adesso sono già stati abbondantemente raddoppiati (2384). Difficile fare a meno del suo talento, per questo il tecnico bianconero ci rinuncia a fatica, a costo di fargli fare gli straordinari. Così la stellina di Madama è diventato da record non solo a casa sua, ma anche in Europa, dove è nella top five degli attaccanti con il 100 per cento di presenze. Allo Stadium contro il Psv Yildiz ha segnato il suo primo (e unico finora) gol europeo al debutto in Champions League. Domani cercherà il bis per ipotecare gli ottavi di finale già nella sfida dell’andata. C’è stato un momento della stagione in cui Motta avrebbe voluto farlo riposare: 3 gennaio, a Riad si giocava la semifinale della Supercoppa italiana contro il Milan e il tecnico aveva deciso di farlo partire dalla panchina. Lo aveva visto un po’ stanco e preferiva sfruttarlo come arma a gara in corso, ma l’infortunio di Francisco Conceiçao nel riscaldamento lo costrinse a cambiare i piani. Dentro Kenan dal primo minuto, che portò in vantaggio i bianconeri nel primo tempo, regalando ai tifosi l’illusione di poter conquistare la finale. Invece la rimonta rossonera condannò la Signora all’eliminazione precoce. E’ stato il penultimo centro del numero dieci, che poi ha fatto il bis una settimana dopo a casa del Toro. Da allora è sempre stato titolare tranne nello 0-0 di Champions contro il Bruges.
La stanchezza è inevitabile, ma alla sua età la voglia di giocare è talmente tanta da superare tutto il resto. In Europa finora hanno fatto meglio Kulusevski del Tottenham (39 su 39) e Alvarez dell’Atletico (36 su 36), mentre Demirovic dello Stoccarda e Wirtz del Bayer Leverkusen condividono con Kenan lo stesso numero di match. Yildiz è il più giovane della compagnia, classe 2005, da comparsa a primo attore in una Juventus rinnovata e ringiovanita, che cerca nuovi leader per aprire un ciclo. Quello che ancora gli manca è la continuità, perché non sempre il ragazzino riesce a mantenere gli standard elevati a cui ci ha abituati, ma il talento è purissimo e con la sua qualità in ogni momento può inventarti la giocata decisiva. Per questo Motta lo considera centrale nella sua Signora, indipendentemente dalla posizione che occupa in campo: trequartista ma più spesso esterno, a volte a sinistra altre a destra, come col Como, dove non ha brillato ed è stato sostituito. Ieri Yildiz si è improvvisato barbiere per rifinire il taglio di Jonas Rouhi, compagno di squadra e amico inseparabile, con cui si diverte (e si rilassa) pure a giocare a golf. Eclettico e con la voglia di stupire, come in campo dove si diverte a regalare magie. La maglia numero 10 pesa, ma lui sembra non accorgersene. La indossa con la leggerezza dei suoi 19 anni e con la consapevolezza che da chi la porta ci si aspetta sempre qualcosa in più. Per questo Kenan non s’accontenta e da se stesso pretende di più. Il ragazzo dei record punta ad altri primati: è il suo primo playoff e vuole lasciare il segno.
Fonte: Gazzetta.it