L'obiettivo della Juventus quest'anno è vincere le due Coppe: Italia ed Europa League. Ad affermarlo è uno dei cuori pulsanti della squadra, Manuel Locatelli, che ha affidato i suoi pensieri al canale Twitch del club. "Poi lo sappiam, il sogno più grande di ogni juventino è tornare a vincere la Champions. Ma a me piacerebbe anche vincere lo Scudetto con questa maglia”.
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Il centrocampista bianconero è stato i migliori in campo nel Derby d’Italia. “A San Siro è stata una partita bellissima, potevamo chiuderla prima. Ma è stato bello anche vincerla così, perché abbiamo tenuto il giusto atteggiamento. Credo sia stata una delle migliori partite di quest’anno”.
Nonostante l'ottima prestazione in campionato, Locatelli non è stato convocato a Coverciano dal ct Roberto Mancini per preparare la gara contro l'Inghilterra. "Ci sono rimasto male, vivo la Nazionale come ogni ragazzo, ma posso solo dimostrare sul campo cosa possa dare e riconquistarmela con il lavoro. Alla fine bisogna far parlare il rettangolo verde, non serve dire altro”.
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Il discorso si è poi spostato sugli idoli calcistici che hanno giocato nella Vecchia Signora. In primi il Pinturicchio. "Del Piero è il simbolo della Juve, come lui anche Nedved, Buffon", ha detto Locatelli. "Sono i calciatorici storici di un club quelli che guardi sempre".
Poi Andrea Pirlo per il ruolo, "ma un altro che sto conoscendo per bene è Pessotto. È un grande, mi sta insegnando tutti i trucchi. Si veste sempre in giacca e cravatta e io lo stuzzico quando non la mette. Senza dimenticare Chiellini e Bonucci, che sono la dimostrazione della juventinità oggi".
Locatelli ha parlato anche della partenza da Milano. "Il momento in cui sono andato via dal Milan è stata una bella botta, perché non me lo sarei aspettato. Ero giovane, è stata una bella mazzata. A Sassuolo mi sono rimboccato le maniche e lì ho conosciuto una famiglia fantastica. De Zerbi mi ha esaltato come uomo e calciatore. Nelle difficoltà fai un passo indietro ma poi fai un passo doppio”.