Contro i giallorossi l’attaccante belga potrebbe debuttare da titolare con Spalletti in campionato: in Champions League ha segnato la sua prima e unica rete in bianconero.
Ci sono occasioni nella vita che è importante non lasciarsi sfuggire, e la sfida contro la Roma sembra essere un banco di prova cruciale per Lois Openda.
L’inizio del suo percorso con la Juventus e in Italia non è stato semplice, ma dopo quattro mesi i tempi di rodaggio sono ormai terminati.
I bianconeri, orfani di Dusan Vlahovic, devono trovare al più presto un centravanti affidabile: il belga dovrà convincere Luciano Spalletti e guadagnarsi la fiducia superando Jonathan David nelle gerarchie d’attacco.
"Dalla partita di stasera non si può tornare indietro: è stato un esame fondamentale", aveva detto Spalletti dopo il successo al Dall’Ara contro il Bologna.
Lo stesso concetto vale anche per un singolo giocatore: Openda, subentrato nella ripresa, ha cambiato completamente il volto del match.
Nessun goal, nessun assist e una grande occasione sprecata da buona posizione, ma il belga è apparso brillante, sempre nel vivo del gioco, e ha fatto espellere Heggem grazie alla sua arma migliore: la velocità.
Uno spalla a spalla su lancio lungo di Di Gregorio e uno scatto bruciante per mettersi davanti, prima di essere atterrato a pochi passi dall’ingresso dell’area di rigore, hanno mostrato tutto il suo potenziale. Questo è il giocatore su cui la Juventus ha deciso di puntare con decisione negli ultimi giorni di calciomercato, lo stesso che aveva impressionato un anno fa con la maglia del Lipsia.
La prima gioia con la maglia della Juventus è arrivata lo scorso 25 novembre, nell’unica occasione da titolare concessagli da Spalletti in Champions League contro il Bodo/Glimt.
Da allora diversi ingressi a partita in corso, ma ancora nessuna rete in campionato: l’attesa si allunga così a 14 gare, considerando anche le due disputate con il Lipsia in Bundesliga.
Nelle tre stagioni precedenti, invece, dopo lo stesso numero di partite il belga aveva sempre trovato almeno sei reti, a conferma che il talento c’è, ma deve ancora emergere del tutto.
"Openda? Calciatore diverso da David: Jonathan lega il gioco, a volte mi sembra più una seconda che una prima punta. Lois ha più potenza e più forza, contro squadre come il Bologna si trova più a suo agio perché ha i 60 metri di strappo e un giocatore veloce che va negli spazi ti crea problemi. È stato avvantaggiato anche dal loro modo di giocare", ha commentato Spalletti dopo la prestazione del belga contro il Bologna.
Si rinnova così l’infinito duello per la maglia da centravanti lasciata libera da Vlahovic, con il serbo che sarà assente ancora per diversi mesi a causa del grave infortunio muscolare rimediato contro il Cagliari.
La scelta spesso dipenderà dall’avversaria: come sottolineato dal tecnico bianconero, uno lega maggiormente il gioco, l’altro offre maggiore prestanza fisica. Ma una prova convincente contro la Roma potrebbe rappresentare una base importante su cui costruire il proprio futuro.
La Roma dovrà fare i conti con un’assenza importante: Ndicka, uno degli insostituibili di Gasperini, è partito per il Marocco per disputare la Coppa d’Africa con la sua Costa d’Avorio.
Il tecnico giallorosso dovrà quindi rivedere la difesa, probabilmente spostando Mancini nel ruolo di centrale nella retroguardia a tre.
Ed è qui che Openda potrebbe fare la differenza: Spalletti sa quanto sia marcata la differenza di gamba tra Ndicka e Mancini, e sfruttare la velocità del belga per colpire i giallorossi risulta un’idea molto allettante.
Se non dovesse partire titolare, l’ipotesi di vederlo entrare nella ripresa resta tutt’altro che trascurabile. Sulla carta, questa può essere un’occasione da non farsi sfuggire per Openda: starà a lui dimostrare sul campo il proprio valore.