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L'inizio di stagione durissimo di Cole Palmer: starà mesi ai box per un infortunio e rischia di non andare ai Mondiali

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L'importanza di Cole Palmer per il Chelsea si riflette nella determinazione con Enzo Maresca ha voluto averlo a disposizione in questa stagione nonostante un fastidioso infortunio all'inguine. I Blues hanno ora pagato un prezzo significativo per aver fatto troppo affidamento su di lui, che ora, già fuori gioco da quasi un mese, dovrà rimanere ai box fino a dicembre: un duro colpo sia per il club che per le proprie speranze di partecipare ai Mondiali.

Palmer ha collezionato solo quattro presenze in tutte le competizioni in questa stagione. È tornato in campo prematuramente a settembre nonostante il problema muscolare non fosse scomparso ed è stato inevitabilmente costretto a tornare in infermeria quando il dolore all'inguine è diventato insopportabile.

Dopo aver già saltato un mese, Maresca ha ora rivelato che il gioiello del Chelsea avrà bisogno di altre sei settimane per recuperare, il che significa che non lo vedremo prima della fine di novembre e che resterà fuori per almeno nove partite di campionato da qui ad allora, in quello che sarà un periodo decisivo per le prospettive a lungo termine dei Blues nel 2025/26. L'unica nota positiva è che, per ora, Palmer non ha bisogno di un intervento chirurgico.

Ciò significa anche che l'ex Manchester City sarà costretto a saltare l'Inghilterra anche a novembre, dopo essere stato indisponibile per Thomas Tuchel sia a settembre che a ottobre a causa dello stesso infortunio. Di più: nonostante il suo evidente talento, le speranze di partecipare ai Mondiali della prossima estate sono ora seriamente compromesse, dato che il ct tedesco sembra voler premiare coloro che finora hanno dato prestazioni costanti.

UN PREZZO SALATO

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Non c'è dubbio che si tratti di un infortunio che Palmer avrebbe potuto evitare, o che sarebbe stato meno grave se non fosse stato per l'inaspettato trionfo del Chelsea al Mondiale per Club: competizione dove il 23enne mancino è stato ancora una volta il simbolo dei Blues, superando quasi da solo i campioni d'Europa del PSG in finale.

Nonostante la squadra londinese abbia spesso affrontato avversari relativamente più deboli negli Stati Uniti, Palmer ha totalizzato più di 550 minuti in sei partite nel corso di poco meno di un mese. Si pensa quindi che questo problema all'inguine si sia manifestato ad un certo punto durante il torneo, dove le partite sono state invariabilmente giocate in condizioni di caldo e umidità estenuanti e fisicamente logoranti.

Dopo la finale del 13 luglio, alla squadra di Maresca sono state concesse solo tre settimane di riposo prima di riprendere gli allenamenti all'inizio di agosto, nell'ambito di un programma di preparazione ridotto. Palmer che ha giocato più di 100 minuti nelle due amichevoli contro il Bayer Leverkusen e il Milan nello stesso fine settimana, quando evidentemente non era ancora in piena forma.

È facile anche dimenticare che l'ex City è stato pure chiamato dall'Inghilterra a giugno: una convocazione completamente fuori luogo, in cui ha inutilmente giocato una partita vinta facilmente contro Andorra, prima di scaldare la panchina contro il Senegal.

"ASSURDO, SBAGLIATO, IMPOSSIBILE"

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La leggenda del Chelsea Pat Nevin non ha dubbi: la causa degli infortuni di Palmer è da ricercarsi nel programma estivo del club. "Cole è come tutti gli altri, non in termini di qualità, ma in quanto essere umano - ha dichiarato lo scozzese a OLBG - Il carico fisico che hanno dovuto sopportare i giocatori del Chelsea finirà per avere un impatto, sappiamo che sarà così. Non è una possibilità, è una certezza. Non è una questione di 'se', ma di 'quando'.

Ora Cole ne sta risentendo. Avendo giocato per tutta l'estate, pensavo che un duro colpo sarebbe arrivato intorno a novembre, dicembre. Pensavo che in quel periodo si sarebbero iniziati a vedere molti infortuni e un calo di forma in diversi giocatori.

La preparazione precampionato del Chelsea prevedeva due partite in tre giorni. È assurdo, è sbagliato, è impossibile".

RIENTRATO DI CORSA

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Una parte della colpa va sicuramente attribuita a Maresca e forse allo staff medico del Chelsea dopo quest'ultima battuta d'arresto: l'incrollabile determinazione del manager italiano nel far giocare il proprio uomo chiave il più spesso possibile ha indubbiamente compromesso la sua forma fisica.

Dopo il suo forfait in extremis prima della gara vinta sul West Ham nella seconda giornata di campionato, ad agosto, apparentemente dopo che gli antidolorifici non avevano sortito l'effetto desiderato, Maresca ha ammesso che il proprio talismano aveva già giocato nonostante il dolore nella partita d'esordio contro il Crystal Palace, cinque giorni prima, dopo la quale era stato criticato per una prestazione sottotono.

Palmer ha potuto riposarsi durante la sosta per le nazionali di settembre e ha iniziato dalla panchina nella partita successiva contro il Brentford, venendo però chiamato in causa da Maresca con il Chelsea in svantaggio per 1-0. Ha segnato un goal fondamentale per il pareggio e poi si è ripetuto, stavolta giocando tutti i 90 minuti, contro il Bayern in Champions League pochi giorni dopo. Ma tre partite in una settimana si sono rivelate troppo impegnative, tanto che il weekend successivo Palmer è stato costretto a uscire dopo soli 21 minuti contro il Manchester United. Da allora non ha più giocato.

"HO SBAGLIATO"

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Il Chelsea sperava di riavere Palmer a disposizione all'inizio di novembre e Maresca aveva minimizzato la gravità del problema. Ma ora il manager italiano è stato costretto a rimangiarsi le proprie parole.

"Purtroppo mi sono sbagliato, probabilmente dovrà stare fuori per altre sei settimane - ha ammesso prima della gara col Nottingham Forest - Cerchiamo di proteggere Cole il più possibile e la cosa più importante è che quando tornerà sia in perfetta forma. Purtroppo lo staff medico non è composto da maghi. Probabilmente avrà bisogno di sei settimane, speriamo che siano sufficienti. È un problema che dobbiamo valutare passo dopo passo, settimana dopo settimana. Ma di sicuro starà bene".

Ciò significa che Palmer salterà nove partite, comprese le prossime importanti sfide contro il Tottenham e il Barcellona, e che dovrà pure lottare contro il tempo per esserci contro l'Arsenal, sfida che si giocherà allo Stamford Bridge il 30 novembre.

MONDIALI COMPROMESSI?

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Forse ancora più significativo, però, è il fatto che Palmer non sarà disponibile per l'Inghilterra nelle ultime due partite di qualificazione ai Mondiali. Anche se non sarebbe particolarmente rilevante se considerata isolatamente, la sua indisponibilità a novembre significa che l'ex City avrà totalizzato solo 65 minuti di gioco con i Three Lions nel 2025. Andando ancora più indietro, fanno appena tre presenze su 14 possibili da Euro 2024.

Il fuoriclasse del Chelsea si è infortunato durante il primo ritiro sotto la guida di Tuchel, a marzo, prima di tornare in squadra e giocare contro Andorra a giugno. Poi è stato messo da parte nelle ultime due convocazioni di settembre e ottobre. Il ct tedesco ha suggerito che, indipendentemente dal suo talento, Palmer deve di essere in forma e coinvolto per conquistarsi un posto ai Mondiali. Ma il tempo sta quasi per scadere.

"Ha partecipato solo al ritiro di giugno, il che ovviamente è preoccupante - ha detto Tuchel - Prima di tutto è importante che possa giocare senza dolore, perché il problema all'inguine è molto pericoloso se diventa cronico. Quando è in forma e ha ritmo e fluidità, può decidere le partite sia a livello di club che di nazionale. Lo sappiamo. Comprendiamo e vediamo chiaramente il potenziale e la qualità, ma al contempo la realtà è che non è stato disponibile in cinque degli ultimi sette ritiri. E ora ce ne sono solo due prima dei Mondiali".

C'era insomma un tempo in cui era impensabile che Palmer non fosse un giocatore chiave per l'Inghilterra negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Ma ora la sua esclusione dalla rosa è una possibilità molto concreta. Sono solo quattro le partite da giocare prima che Tuchel prenda una decisione, che non sarà scontata: il ct ha fin qui cercato di creare un'atmosfera da "club", affidandosi a un gruppo ristretto e lasciando fuori il "più talentuoso" del Paese.

LA SFIDA DEL CHELSEA

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A livello di club, Maresca si trova ora ad affrontare il compito poco invidiabile di ottenere risultati senza il suo miglior e più importante giocatore. Anche se i Blues hanno già dimostrato di poter sopravvivere all'assenza di Palmer contro il Liverpool prima della sosta, la sfida sarà quella di farlo settimana dopo settimana. Il bilancio di inizio stagione, con tre vittorie, due pareggi e due sconfitte in Premier League, riflette la necessità di trovare una certa continuità, come testimoniato dal settimo posto attuale.

Anche gli infortuni stanno iniziando a farsi sentire: Badiashile che si è aggiunto a Palmer, Delap, Essugo e Colwill. Nevin ritiene che il tecnico abbia un compito arduo da svolgere: "Il problema è avere una rosa sufficientemente ampia e trovarsi in una posizione in cui si possano accettare le squalifiche ma anche gli infortuni. Cole è uno dei primi, ma guardiamo ai difensori centrali: il Chelsea ha finito la partita contro il Liverpool con quelli che credo fossero il sesto e il settimo nelle gerarchie.

Questo li penalizzerà. E questa sarà la sfida più grande di Maresca in questa stagione. La rosa è abbastanza buona per arrivare tra le prime quattro. Non c'è dubbio. Ma come si fa ad avere una rosa abbastanza buona e in forma per arrivare tra le prime quattro? È questo che dobbiamo scoprire".

"È UNICO"

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Maresca ha ammesso che trovare un'alternativa a Palmer è quasi impossibile: "Sostituire Cole è difficile, è un giocatore molto importante per noi e uno dei migliori della Premier League. Ma penso che dipenda dal piano di gioco. Contro il Liverpool è stato Malo Gusto, contro il Benfica è stato Buonanotte. Di sicuro abbiamo bisogno di una soluzione diversa, di abilità diverse, perché non abbiamo un altro giocatore come Cole. Lui è unico.

Abbiamo perso i due giocatori che la scorsa stagione erano fondamentali in termini di costruzione del gioco e rottura delle linee: Colwill in difesa, Cole sulla trequarti. Ma stiamo cercando di trovare soluzioni diverse con i giocatori che abbiamo a disposizione".

Maresca dovrà dunque ricorrere al resto del proprio arsenale per cercare di sopperire all'assenza di Palmer: Fernandez, Estevao, Garnacho, Buonanotte e Gittens dovranno tutti fare un passo avanti e assumersi il peso della creatività. Con l'obiettivo di evitare che una stagione potenzialmente positiva si disintegri.