Dopo le prime uscite ufficiali tra Serie A e Champions League, l’Inter ha già scoperto una certezza: l’attacco non dipende più esclusivamente dalla ThuLa, la coppia formata da Marcus Thuram e Lautaro Martinez.
Ange-Yoan Bonny e Pio Esposito hanno offerto risposte immediate, mostrando qualità, personalità e incisività superiori rispetto a chi li aveva preceduti.
In un contesto in cui nelle passate stagioni Mehdi Taremi e Joaquin Correa non erano riusciti a incidere e Marko Arnautovic aveva fornito un contributo limitato, i due nuovi innesti hanno già garantito un salto di qualità.
L’infortunio di Thuram, che costringerà il francese a uno stop fino alla fine di ottobre, ha trasformato la loro crescita in una necessità: Bonny ed Esposito sono chiamati a dimostrare continuità al fianco di Lautaro, tra campionato, Champions e trasferte decisive.
Nelle scorse stagioni, l’Inter si è spesso trovata scoperta quando i titolari non erano al meglio. Thuram e Lautaro hanno rappresentato un riferimento costante, ma alle loro spalle non sono mai arrivate vere garanzie.
Né Taremi né Correa hanno inciso, mentre Arnautovic, pur con qualche lampo, non è mai stato in grado di cambiare le sorti di una partita.
La conseguenza era un attacco prevedibile e facilmente arginabile, con poche soluzioni quando i big non erano disponibili.
Il cambio di rotta è arrivato in estate. Dopo un’attesa di alcuni giorni, l’Inter ha ufficializzato l’ingaggio di Ange-Yoan Bonny, chiamato a sostituire numericamente Correa e Arnautovic, entrambi usciti di scena con la scadenza del contratto.
In parallelo, è stata confermata la permanenza di Pio Esposito, preferito alla strada che avrebbe potuto portare a Hojlund.
La scelta, maturata di comune accordo tra società e Chivu, ha dato al tecnico un reparto più equilibrato, con giovani pronti a crescere accanto ai titolari e in grado di offrire soluzioni diverse.
I segnali non si sono fatti attendere. Bonny ha trovato il goal alla prima occasione contro il Torino, sfruttando un assist di Lautaro e mostrando qualità in profondità e velocità che mancavano al reparto.
Esposito aveva già convinto in estate al Mondiale per Club con una rete al River Plate, confermandosi poi in campionato con il primo sigillo in Serie A a Cagliari.
Entrambi hanno dimostrato grinta e maturità, al punto da conquistare la fiducia di Chivu e, nel caso di Esposito, anche una convocazione in Nazionale.
L’infortunio di Thuram rappresenta ora il vero spartiacque. Chivu ha deciso di affidare una maglia da titolare a Bonny contro la Cremonese, accanto a Lautaro, mentre Esposito sarà pronto a subentrare.
Le alternative diventano quindi obbligate, ma anche l’occasione per entrambi di guadagnarsi spazio e continuità.
Con l’argentino impegnato anche con la Nazionale e tre trasferte complicate in arrivo – Roma, Bruxelles e Napoli – l’allenatore dovrà gestire energie e uomini, puntando con decisione sulla nuova coppia.
Nelle prime settimane Bonny si è distinto per la sua presenza costante: ha già giocato tutte le partite stagionali, sette su sette tra campionato e Champions, come Barella, Dimarco, Dumfries e Thuram.
Un dato che certifica la fiducia dell’allenatore e l’affidabilità del francese. Esposito, con caratteristiche da centravanti puro, rappresenta invece l’alternativa strutturale per scompaginare le difese.
L’Inter ha così finalmente un attacco capace di cambiare registro tattico, alternando velocità e fisicità, profondità e presenza in area.