Lazio-Torino, primo anticipo del sabato di Serie A, è finita 3-3. Ed è un 3-3 assolutamente delirante per quanto accaduto sul terreno di gioco dell'Olimpico tra la squadra di Maurizio Sarri e quella di Marco Baroni.
Nel recupero, in pratica, è accaduto praticamente di tutto. Il protagonista principale è stato Saul Coco: prima il difensore del Torino ha firmato la rete della potenziale vittoria, poi ha commesso il fallo da rigore costato due punti ai granata.
Una decisione, quella del direttore di gara Marco Piccinini e del VAR, dall'importanza capitale. E che ha provocato diverse polemiche, nonché una rissa generale, all'interno di un check lunghissimo.
Alla ricerca del pareggio dopo essersi appena fatta superare dal Torino, la Lazio si è riversata in avanti. Noslin, entrato dalla panchina, ha rubato palla a Nkounkou sulla sinistra ed è entrato in area, venendo forse sbilanciato da un'ancata dell'imprudente Coco.
Inizialmente l'arbitro Piccinini non l'ha pensata così. Anzi: non solo non ha concesso il calcio di rigore alla Lazio, ma anche ammonito Noslin per una presunta simulazione.
I giocatori della Lazio hanno protestato nei confronti di Piccinini per chiedere l'assegnazione del rigore; quelli del Torino dopo la presunta simulazione dell'ex veronese. Il risultato? Sul terreno di gioco dell'Olimpico si è scatenata una rissa generale che ha coinvolto diversi calciatori delle due squadre.
I più esagitati sono stati Maripan e Castellanos: il difensore del Torino e l'attaccante della Lazio sono venuti a contatto, prima di provare faticosamente a spiegarsi in un secondo momento. Ma particolarmente esagitati erano anche altri giocatori, tutti graziati da Piccinini.
Alla fine, dopo un check lunghissimo durato quasi una decina di minuti e mentre la rissa andava spegnendosi, il direttore di gara è stato richiamato al monitor per vedere il replay dell'azione. Ed è tornato in campo cambiando la propria decisione: niente simulazione, indice verso il dischetto e rigore assegnato alla Lazio. Il tutto, come sempre, è stato spiegato al pubblico dell'Olimpico.
La decisione finale è in realtà giusta: l'ancata di Coco c'è ed è piuttosto evidente, tanto da sbilanciare Noslin e farlo cadere a terra in area di rigore. La chiamata del VAR, insomma, ha corretto un errore del direttore di gara di Forlì.
Sul dischetto si è così portato Cataldi, che ha spiazzato nettamente Israel regalando almeno un punto alla Lazio proprio in extremis, ovvero al 113': 3-3 il risultato finale.
E dire che proprio Saul Coco aveva rischiato di far vivere al Torino la seconda gioia stagionale dopo quella, sempre all'Olimpico, contro la Roma di qualche settimana fa: il centrale di Baroni aveva segnato il 2-3 di testa proprio qualche secondo prima.
Anche in quell'occasione l'azione era stata checkata dal VAR, senza però un richiamo al monitor per Piccinini: nel mirino un possibile fuorigioco attivo di Maripan, nonché una spinta dello stesso Coco su Castellanos. Alla fine, tutto regolare.
Lo stesso Coco è così passato dalle stelle alle stalle in pochissimi secondi. Trasformandosi da eroe all'uomo che, di fatto, ha negato al Torino la vittoria.