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Nainggolan attacca Monchi: "Un bugiardo, voleva vendermi a mia insaputa"

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L'ex centrocampista della Roma torna ad attaccare il vecchio direttore sportivo giallorosso: "Non ero il solo ad avere problemi con lui, voleva scegliere la squadra in cui sarei andato ma io scelsi l'Inter".

Un rapporto che non è mai decollato e che a distanza di anni continua a vedere una delle due parti attaccare in maniera proditoria l'altra.

Radja Nainggolan ancora oggi non ha digerito la decisione di Ramon Monchi, ex direttore sportivo della Roma e con un passato al Siviglia e all'Aston Villa, di cederlo nell'estate del 2018.

Queste le dichiarazioni del centrocampista belga a Radio Romanista.

NINJA ALL'ATTACCO

Queste le dichiarazioni del belga, che riapre vecchie ferite: "Avevo un bel rapporto con lui, addirittura mi chiedeva consigli su chi avremmo dovuto comprare. Poi però, mentre ero in vacanza, un agente mi chiamò dalla Turchia per comunicarmi le offerte che erano arrivate da Galatasaray, Fenerbahce e Besiktas. Io non capivo cosa stesse accadendo e neanche il mio procuratore sapeva nulla. Quando richiamai questo intermediario, mi disse che Monchi gli aveva dato mandato di vendermi in Turchia. A quel punto era tutto chiaro”. 


"BUGIARDO"

Nainggolan rincara poi la dose: "Ho chiamato subito Monchi e gli ho detto che se voleva che andassi via mi sarei scelto da solo la squadra. E andai all’Inter dove c’era Spalletti. Se avessi saputo che Monchi se ne sarebbe andato dopo sei mesi, sarei anche rimasto. Però questo non potevo prevederlo. Sono fatto così, non posso vivere la quotidianità al fianco di una persona che non stimo e che si è comportato da bugiardo con me".

"NON ERO IL SOLO AD AVERE PROBLEMI"

Il Ninja rivela poi di non essere stato il solo calciatore ad avere problemi con l'ex ds giallorosso: "La squadra era stata costruita da Sabatini, uno dei più grandi esperti di calcio che abbia mai conosciuto. Monchi voleva vendere tutti, soprattutto Dzeko che era uno dei giocatori più forti. Edin lo voleva cedere in ogni finestra di mercato. Non è normale che un dirigente voglia cedere giocatori così importanti. Oggi non rifarei quella scelta, è stata la peggiore della mia vita”.