Contro il Pisa altra prestazione insufficiente per Teun Koopmeiners. L'ex Atalanta non brilla in nessun ruolo ma resta un titolare fisso della Juventus anche con Spalletti.
Inutile girarci intorno. La domanda frulla nella testa di molti tifosi della Juventus ormai da mesi: ma perché Koopmeiners gioca sempre?
Chiaro l'investimento compiuto un anno e mezzo fa dalla società per acquistarlo dall'Atalanta è stato importante. E sulla carta l'olandese doveva essere un punto fermo.
Il responso del campo però è stato molto diverso e dice purtroppo da tempo la stessa cosa. Cambiano gli allenatori, cambiano le posizioni, cambiano i moduli ma le prestazioni di Koopmeiners restano simili, se non identiche. Ovvero tutte al massimo appena sufficienti, se non spesso sotto la sufficienza.
Da qui torniamo alla domanda iniziale: perché Koopmeiners gioca sempre?
Uno dei motivi principali sta probabilmente proprio nella necessità di non svalutare troppo uno degli investimenti più importanti compiuti dalla società nelle ultime sessioni di mercato.
L'acquisto di Koopmeiners, inseguito per settimane nell'estate 2024 e protagonista di un lungo braccio di ferro con l'Atalanta, è costato alla Juventus qualcosa come 51,3 milioni di euro più bonus e oneri accessori per un totale pari a 60,7 milioni di euro.
Un prezzo alto ma giustificato dal suo rendimento con la maglia della Dea, di cui era stato protagonista e trascinatore. Koopmeiners, insomma, nelle idee della Juventus doveva essere il leader tecnico del nuovo corso targato Thiago Motta.
Peccato che nella scorsa stagione il progetto sia presto naufragato anche per lo scarso apporto dell'olandese che in 44 presenze complessive ha messo a segno cinque goal e fornito tre assist. Ma soprattutto ha spesso fornito prestazioni molto deludenti.
Nonostante un rendimento non all'altezza delle aspettative, peraltro, Koopmeiners è stato uno dei pochi punti fermi della Juventus in questo anno e mezzo.
Sull'olandese hanno puntato spesso prima Thiago Motta e poi anche Igor Tudor, ma sempre con scarsi risultati. Il croato in particolare ha anche cercato di trovargli la migliore posizione in campo schierandolo da mediano o da trequartista, ruolo questo che Koopmeiners ha dichiarato di non amare particolarmente.
Appena arrivato sulla panchina bianconera Spalletti ha così cercato di fare subito chiarezza almeno su quello. Secondo il nuovo tecnico Koopmeiners è un mediano ma può giocare anche in difesa.
Ed è proprio lì dietro che è stato schierato nelle prime uscite della Juventus di Spalletti, peraltro fornendo alcune delle sue migliori prestazioni da quando veste la maglia bianconera.
Quella che sembrava la possibile svolta però ha subito un brusco stop nella notte di Napoli quando l'olandese, da braccetto sinistro della difesa a tre, è stato letteralmente travolto da Neres.
Dopo una prestazione non positiva anche a Bologna, dove peraltro è stato ammonito e sostituito, Koopmeiners ha saltato per squalifica la successiva partita di campionato contro la Roma.
Una volta tornato a disposizione però Spalletti lo ha subito schierato nuovamente da titolare a Pisa, cambiandogli ruolo: l'olandese ha giocato a centrocampo sostituendo di fatto l'infortunato Conceiçao alle spalle di Openda.
Risultati? Pochi e molto poco incoraggianti. Tanto che Spalletti ha deciso di sostituirlo ancora una volta inserendo al suo posto Zhegrova, il cui ingresso ha di fatto cambiato la partita.
La sensazione insomma è che l'esperimento Koopmeiners trequartista o centrocampista avanzato sia stato bocciato. Forse stavolta definitivamente.
A questo punto resta da capire dove verrà utilizzato Koopmeiners nelle prossime partite e se giocherà sempre titolare come finora avvenuto dall'arrivo di Spalletti.
Il tecnico, d'altronde, nei confronti dell'olandese ha speso parole di grande stima rivelando di avere già chiesto il suo acquisto ai tempi del Napoli.
"Koop è un giocatore che conosco bene, avevo tentato di convincerlo nonostante le nostre possibilità fossero inferiori alle richieste del club. Per me rimane quell'idea lì, perché l'ho visto e avevo il consenso di chi lo aveva analizzato bene negli anni. È un calciatore che pressa, è uno che può cominciare l'azione, ti dà poco tempo per pensare le giocate, ha questo piede che sa dove va a finire il pallone. Chiaro che con le spalle girate, nei pressi di una linea difensiva avversaria, non ha la qualità di Yildiz, di Openda, di calciatori che sono nati per quel ruolo lì e per quella posizione di campo dentro il traffico" aveva spiegato Spalletti nel giorno della presentazione da allenatore della Juventus.
Di certo il recupero al 100% di Bremer e le ottime prestazioni di Kelly rischiano di ridurre gli spazi per Koopmeiners in difesa, mentre a centrocampo le gerarchie sembrano al momento delineate: davanti Locatelli e Thuram, dietro tutti gli altri. Toccherà insomma all'olandese lavorare per dimostrare di meritarsi ancora la maglia. Ma in che ruolo?