Comincia sempre tutto con una telefonata. Max Allegri tornò alla Juve in un giorno di luglio del 2021: “Mi hanno cercato altre società – raccontò - ma la mattina mi sono svegliato alle 8, ho chiamato Andrea Agnelli e gli ho detto ‘ci vediamo stasera’”. Se Allegri tornerà anche al Milan, è da vedere, ma una telefonata c’è già stata. Diversa da quella con Agnelli, ma interessante per il futuro del club. Giorgio Furlani e Max Allegri qualche giorno fa si sono sentiti al telefono per intercessione di un amico comune. Non si conoscono bene ma l’attualità della stagione li mette sulla stessa strada. Furlani è l’uomo che sceglierà il prossimo direttore sportivo del Milan e, assieme a lui, il nuovo allenatore.
Allegri invece è un grande nome della panchina, in attesa della proposta giusta per il 2025-26. Sono fatti uno per l'altro? Furlani e Allegri non hanno fatto una telefonata di affari. Non hanno discusso del nuovo Milan ma per quello ci sarà tempo. Un ponte, però, si è creato e per Allegri può essere importante. Max nell’ultima stagione non ha allenato e si sente pronto per tornare: con la proposta giusta, tornerebbe al Milan senza pensarci. Con la stessa decisione con cui quel giorno che chiamò Agnelli? Sì, possibile. Il presente milanista però dice che bisogna aspettare. Non è il momento di stringere una mano a un allenatore. Furlani nell’ultimo mese ha ribadito la sua centralità nella gestione del club - avrà lui l’ultima parola sulle decisioni più importanti – ma in agenda ora ha altri appuntamenti. In questi giorni è a Dubai per impegni commerciali e nelle prossime settimane vedrà alcuni direttori sportivi. Quattro almeno: Fabio Paratici, Igli Tare, Markus Krosche e Thiago Scuro.
I tempi? Questa settimana non accadrà nulla, non si arriverà a una decisione (e tantomeno a una ufficializzazione). Nell’ultima settimana di marzo e soprattutto ad aprile si farà sul serio. Paratici e Tare sono i favoriti in una storia complessa, che ha ancora molto da dire. Allegri invece non ha chiuso con squadre arabe che lo hanno cercato ed è chiaro, preferirebbe l’Europa, preferirebbe l’Italia. La sfida del secondo ritorno – il Milan, dopo la Juventus – lo attira, perché considera interessante la rosa di Conceiçao, con i suoi pregi e difetti. Il tema ovviamente è molto più complesso e chiama in causa la gestione del club, il ruolo dell’allenatore e soprattutto il progetto per le prossime stagioni, ma un interesse di partenza è chiaro. Furlani sa che, nel caso, può chiamare per approfondimenti. Anche alle 8 di mattina.
Fonte: gazzetta.it