E’ stato uno dei centrocampisti più forti della sua generazione, un campione che si è meritato un posto nella storia del Siviglia, del calcio croato e che ha vinto tutto ciò che si poteva vincere con il Barcellona.
Ivan Rakitic ha da poco appeso gli scarpini al chiodo dopo una splendida carriera vissuta per buona parte da compagno di Nazionale di Luka Modric (ma anche da rivale in tante partite di Liga) e che lo ha portato anche a sfiorare la Serie A.
A svelarlo è stato lo stesso Rakitic che, in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, si è soffermato sul nuovo centrocampista del Milan, ma anche sull’occasione sfumata di vestire la maglia della Juventus.
Modric ha raccontato a Rakitic come sta vivendo questa sua nuova avventura italiana.
“Ci siamo sentiti ieri. Luka è molto contento, mi ha invitato a Milano, dice che il calcio è molto diverso rispetto alla Spagna ma si trova benissimo. È molto felice dei compagni e della vita in Italia: la sua famiglia si sta godendo questo nuovo capitolo e per noi calciatori la famiglia è sempre molto importante. Luka per tutto questo deve ringraziare Igli Tare: è stato lui a portarlo al Milan”.
Rakitic ha svelato qual è il segreto di Modric, un campione che a 40 anni è ancora capace di fare la differenza come pochi.
“Bisogna capire che Luka è totalmente diverso dagli altri per il suo modo di vivere e lavorare. Il calcio oggi è più giovane che in passato, ma dà la possibilità a chi lavora molto bene – solo a chi lavora molto bene – di prolungare la carriera. A Luka piace la sua professione, lui vive per il calcio e fa tutto bene”.
Nel 2019 Rakitic è stato vicinissimo dal diventare un protagonista della Serie A e dal vestire la maglia della Juventus.
“Molto. È vero che Cristiano Ronaldo nel 2019 mi chiamò per dirmi ‘vieni con noi alla Juve’. E vi dico la verità, mi sarebbe piaciuto giocare in Italia, è il rimpianto della mia carriera. Io ho grande ammirazione per il calcio italiano e il vostro stile di vita, poi sono il primo fan di Gattuso, che lo scorso anno mi ha allenato all’Hajduk. Avete un grande ct, arriverà dove tutti voi volete”.
A bloccare l’arrivo di Rakitic alla Juventus è stato probabilmente anche il costo del suo cartellino.
“Un po’ per quello, un po’ perché io comunque ero al Barcellona. Sono stato un uomo fortunato, ho giocato al Barça, poi sono tornato al Siviglia e all’Hajduk. Sarebbe stato affascinante, ma è stato bello anche così”.