L'amarezza è tanta e José Mourinho, lo sappiamo, non è capace di nasconderla. La sconfitta della Roma per 2-1 in casa contro il Betis in Europa League, maturata nel finale di partita, non va giù allo Special One. Che ai microfoni di DAZN dichiara: “Non abbiamo fatto una buona partita. Loro tecnicamente più forti di noi, nel possesso e giro palla hanno avuto più controllo".
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"La contraddizione della partita è che le più chiare occasioni da gol sono state nostre", ha affermato lo Special One. "Quelle di Cristante e Zaniolo su tutte. Ma riconosco la loro superiore qualità tecnica, anche se noi abbiamo cercato di vincere nel secondo tempo. Magari il pareggio sarebbe stato più giusto".
"In questo momento non dobbiamo pensare più a cercare di finire primi, il Betis va a 9 punti e ha altre partite per far di più", ha proseguito. "L’obiettivo adesso è arrivare secondi, se andiamo in Conference, andiamo là per vincerla di nuovo. Ma non è questo l’obiettivo, l’obiettivo è restare e fare punti. L’ultima partita col Ludogorets in casa sarà sicuramente decisiva".
Il problema sui gol non è la difesa bassa, ma la mancanza di pressing. Il portatore senza pressione ha 16 metri di porta come in un rigore in movimento. Ovviamente lì abbiamo sbagliato Il secondo gol l’abbiamo preso in contropiede perché volevamo segnare. Matic esce a pressare altissimo, Spinazzola invece rimane basso. La olla gira e Spina perde il duello di testa.
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"Non ho visto il fallo di Zaniolo, se l’ha visto l’assistente sicuramente Nicolò ha fatto qualcosa", ha sottolineato il tecnico portoghese. "È un peccato perché Pezzella ha fatto fallo da giallo gigantesco, prima dell’ammonizione che poi ha preso. Se Nicolò ha fatto un errore, pagherà".
Sul tema infortuni, lo Special One glissa ma non troppo. “Non voglio parlarne o essere pessimista, ma la situazione non è positiva”.