L'attaccante nerazzurro è finalmente esploso dopo l'ennesimo infortunio, confermandosi nonostante condizioni di salute precarie: un messaggio anche a Gattuso verso i playoff.
Gianluca Scamacca si è preso il premio di MVP dopo Atalanta-Cagliari. E non poteva essere altrimenti, visto che proprio lui ha consentito alla squadra di Palladino di portarsi a casa i tre punti in palio in una gara complicatissima.
Prima il centravanti nerazzurro ha sbloccato il punteggio con un colpo di tacco su tiro-cross di Zappacosta. E nel finale, dopo il momentaneo 1-1 di Gaetano, ha trovato pure il bis con una zampata un po' fortunosa e parecchio da rapace dell'area di rigore.
Scamacca, insomma, è finalmente riuscito a carburare e ora ha deciso di non fermarsi più: il tutto nonostante un attacco febbrile che lo ha colpito prima della gara. Da una ventina di giorni a questa parte, in pratica, l'attacco dell'Atalanta è quasi completamente poggiato sulle sue spalle.
A frenare Scamacca in questo avvio di stagione è stato l'ennesimo infortunio: un problema a un ginocchio rimediato durante il ritiro con la Nazionale di settembre che lo ha costretto a saltare più partite del previsto, tornando in campo solo verso la fine del mese successivo.
L'ex centravanti del Sassuolo ci ha messo un po' a ritrovare uno stato di forma consono. Poi, il 22 novembre a Napoli, ecco il primo tassello della ricostruzione: Palladino lo ha lasciato in panchina per un tempo, lo ha inserito nella ripresa con la squadra sotto 3-0 nel punteggio e proprio da lui ha avuto le risposte più positive, con tanto di gran goal al volo.
Scamacca aveva segnato soltanto una volta dall'inizio dell'annata: alla prima giornata nell'1-1 contro il Pisa. L'infortunio gli aveva messo quasi subito i bastoni tra le ruote, regalando la maglia da titolare a un Krstovic che non ha quasi mai saputo tenersela stretta.
Da Napoli a oggi, il rendimento offensivo di Scamacca è diventato assolutamente di prim'ordine. Così come sta trovando una parvenza di continuità l'Atalanta di Palladino, sia in campionato che in Champions League, si eccettua il brutto ko di sette giorni fa in casa del Verona.
Le due strade sono necessariamente intrecciate l'una con l'altra. Nel senso che Scamacca è andato a segno quattro volte nelle ultime tre partite tra Hellas, Chelsea e Cagliari, aiutando la Dea a conquistare due fondamentali vittorie casalinghe in pochi giorni.
In generale, l'ex Sassuolo è esploso dalla partita col Napoli a oggi: ha giocato sette partite e in queste sette partite non ha solo collezionato cinque reti, ma anche due assist. Il tutto nello spazio di appena una ventina di giorni.
Solo una volta Scamacca non è entrato direttamente nel tabellino in un modo o nell'altro da quel 22 novembre: nel 2-0 interno alla Fiorentina, gara in cui ha comunque disputato una prestazione più che buona.
Raffaele Palladino è intervenuto davanti alle telecamere di Sky dopo Atalanta-Cagliari. E tra i tanti argomenti legati alla partita ha trattato anche quello legato alla doppietta di Scamacca, avvenuta in condizioni di salute particolarmente precarie:
"Credo che non lo sappiate nemmeno: aveva la febbre. Aveva 38 di febbre fino a due ore prima della partita, ha stretto i denti, ci ha voluto dare una mano stasera. Io prima della partita gli ho detto che le migliori partite si fanno quando si ha la febbre, a me succedeva così. Gli è venuto un sorriso, mi ha detto: 'Mister, me la sento'. E poi ha fatto tutto lui, è stato davvero molto bravo".
Anche il febbricitante Scamacca ha parlato, sempre a Sky, dopo la gara contro il Cagliari. Non tanto della doppietta in sé, quanto di un argomento che ha a che fare con l'azzurro. Ovvero con i playoff che l'Italia dovrà disputare a marzo contro l'Irlanda del Nord e, forse, contro una tra Bosnia e Galles.
"Il mio stato di forma è uno stimolo anche per Gattuso? Sì, assolutamente. Ma io sono totalmente concentrato qui, a Bergamo, sulla mia squadra. Abbiamo tanti obiettivi. Sono concentrato al 100% qui per ora".
Il ct osserva, ha Retegui e Kean come prime scelte e il gioiellino Esposito in rampa di lancio. Scamacca, oggi, sembra essere la quarta scelta nel ruolo del centravanti dietro a questi tre. Ma portando avanti un rendimento del genere, ignorare uno che segna anche con la febbre sarà impossibile.