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Tanti pareggi ma fiducia intatta: la Juventus resta salda nelle mani di Tudor

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Igor Tudor è saldissimo sulla panchina della Juventus. Secondo La Gazzetta dello Sport, il club bianconero è alquanto soddisfatto della guida del croato, sebbene qualche punto per strada si sia perso. 

A convincere il board juventino è l’atteggiamento di Tudor: l’allenatore di Spalato lavora in maniera costante sul gruppo, mostrando empatia e una buona comunicazione, interna ed esterna.

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Una cosa che alla Continassa è molto apprezzata e che sta spingendo la società a chiudere un occhio su alcuni risultati che non sono piaciuti del tutto.


COMO E REAL BANCO DI PROVA

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La posizione di Tudor, dunque, è ben più che tranquilla, con una fiducia intatta da parte del club. All’orizzonte, però, c’è un bel banco di prova doppio. Alla ripresa del campionato, infatti, ecco che la Juventus giocherà due trasferte molto delicate: la prima a Como, la seconda a Madrid col Real. Due impegni che potranno certamente misurare i reali progressi di Locatelli e compagni, che sono sì imbattuti, ma hanno necessità di far qualcosina in più, soprattutto in Champions League. 

IL CONFRONTO CON MOTTA

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Quel che appare certo è che il confronto fra Tudor e il predecessore Thiago Motta sia totalmente favorevole al primo. Non tanto per i numeri, che sono in realtà alquanto simili, ma per il modus operandi mostrato. Tudor fa gruppo, riesce a dialogare con i giocatori; Motta era più spesso portato ad andare in rotta di collisione con lo spogliatoio, cosa che gli è probabilmente costata la panchina. 


LE TRE PEDINE DA RECUPERARE

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Adesso la Juventus spera che Tudor possa recuperare le tre principali pedine che si sono viste poco fin qui o non hanno reso per svariati motivi. Si tratta di rivedere il miglior Bremer, tentare di rilanciare Teun Koopmeiners e di permettere a Zhegrova di far esprimere tutto il suo potenziale. Occhi puntati sulla tenuta difensiva sì, ma anche sul rendimento di David e Openda, patrimoni d’attacco arrivati in estate. 

CARTA BIANCA SU VLAHOVIC

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E Vlahovic? Tudor, su di lui, ha carta bianca. La situazione contrattuale di Dusan resta delicata, con un giocatore in scadenza ma che ha dimostrato, forse, si essere l’ideale punta titolare della Juventus. In sostanza: gioca chi merita e chi merita gioca. Quel che è certo è che il tempo degli esperimenti sta per finire e le otto formazioni diverse su otto partite potrebbero essere solamente un ricordo.