Dal Como al Como, sei mesi dopo. La Juventus ritrova la squadra con cui ha aperto la stagione 2024-25 dopo la rivoluzione estiva. Una Signora ancora più rinnovata, che dovrà affrontare una neopromossa protagonista di un grande mercato. L'obiettivo dei bianconeri è trovare continuità dopo la vittoria in rimonta sull'Empoli. "Sarà una partita complicata - dice Thiago Motta - abbiamo la determinazione di fare una grande gara, contro una squadra che, come il suo allenatore, ha una grande ambizione. Lo abbiamo visto anche con il mercato fatto". La Juventus ha chiuso la sessione di gennaio con 4 colpi, uno dei quali, Alberto Costa, è rimasto fuori dalla lista Uefa perché non si potevano fare più di 3 cambi: "Ho parlato con lui, gli ho spiegato la situazione e lo ha accettato. Siamo tutti contentissimi del suo lavoro è arrivato con la fame, ha grande valore anche se è giovane siamo molto contenti di ciò che sta facendo. Si prenderà il suo spazio appena ne avrà l'occasione". Giudizio positivo anche sugli altri: "Sono contento e orgoglioso di tutti i miei ragazzi, abbiamo i nostri obiettivi con i nostri valori e raggiungeremo i nostri traguardi come deve essere. Kelly e Veiga possono giocare insieme, a prescindere dall'essere mancini: aiuteranno tantissimo la squadra".
In attacco invece la convivenza tra Vlahovic e Kolo Muani sembra più un'opzione a gara in corso: "Non è così semplice, non possiamo ridurre tutto a Vlahovic e Kolo Muani. Siamo una squadra che deve avere un equilibrio, deve funzionare sia a livello difensivo sia offensivo. Quando arriverà il momento che per me è giusto giocheranno insieme. Valuteremo partita dopo partita". Motta si dice soddisfatto dei progressi e dell'atteggiamento dei giocatori, anche di Vlahovic: "Noi abbiamo capito da subito che cosa significa giocare nella Juventus. Per diverse ragioni a volte non abbiamo raggiunto il risultato che cercavamo, oggi siamo concentrati ad affrontare una squadra molto interessante del campionato. Dobbiamo essere sempre pronti a competere ogni tre giorni, perché avremo Como, Psv due volte e Inter. Sono molto contento di Vlahovic e anche degli altri, ma do per scontato che attitudine e atteggiamento devono essere queste, da esempio. Finora Dusan è stato impeccabile, si allena sempre bene e accetta le decisioni per il bene della squadra. Il momento migliore è quando si vince la partita, i ragazzi stanno dando tutto, alla fine però conta solo il risultato. Kolo Muani è la nostra scelta, non la mia. Eravamo tutti d'accordo che un giocatore come lui potesse alzare il livello della squadra. Sono molto contento ma anche convinto che possa ancora migliorare. Il nostro modo di attaccare è sempre la stesso. Vogliamo attaccare lateralmente quando la squadra si chiude. Randal e Dusan devono fare lo stesso lavoro. L'attacco della profondità è fondamentale, poi devono andare in area e fare gol. In fase difensiva devono iniziare la pressione, fare la riagressione per far alzare la difesa. La punta centrale ha tanti compiti, sia difensivi sia offensivi".
Contro il Como mancherà ancora Cambiaso: "Siamo felici che sia rimasto in una squadra grande come la Juventus, penso che abbia sempre avuto questa idea, domani non ci sarà, speriamo di riaverlo il più presto possibile. Con l'Empoli abbiamo fatto anche tante cose buone, l'errore fa parte del gioco. L'importante è come si reagisce. Ci sono dei ragazzi che possono subire questi sbagli altri meno. Con l'Empoli la squadra ha dimostrato di saper andare avanti. Dopo sei mesi è cambiato tanto, vedo una squadra che è cresciuta anche se dobbiamo ancora migliorare. Abbiamo perso giocatori e ne abbiamo guadagnati altri. Sono contento di quello che vedo”. Infine la sfida nella sfida con Fabregas, che come lui ha un passato importante al Barcellona, e il mercato delle altre che competono per il quarto posto: "Ho vissuto tanti anni a Barcellona, sono arrivato a 16 anni: è una squadra con una filosofia ben precisa e anche Fabregas ha avuto questo percorso. Non ho mai visto il Como mettersi indietro neanche con le grandi. Oltre a essere stato un grande giocatore sta diventando un tecnico molto preparato. Il fatto che le altre si siano rinforzate a gennaio è uno stimolo in più. Come dico sempre non è la mia Juve ma la nostra. Non stiamo cercando di arrivare a essere perfetti ma di crescere sempre. L'obiettivo è avere i risultati continui a cui puntiamo noi".
Fonte: Gazzetta.it