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Torino, Vanoli prepara nuove strategie. Centrocampo XL con Ricci leader

Gazetta

Ciak, si gira. E adesso, lì nel mezzo, c’è materia per i sogni. Perché Paolo Vanoli ha prima immaginato di averli tutti insieme, poi li ha attesi, da qualche giorno ce li ha davanti agli occhi negli allenamenti al Filadelfia. A Monza il Toro si presenterà con un centrocampo a cinque stelle, con tutti i suoi centrocampisti d’oro. Di fronte a sé, Vanoli ha un trittico di partite verso la sosta del 23 marzo dal peso enorme: dalla trasferta di Monza alla sfida casalinga con l’Empoli, e in mezzo il viaggio a Parma, passeranno le ambizioni del Toro. Toccherà a questa nuova e forte generazione di centrocampisti granata guidati dal capitano Samuele Ricci prendere i compagni per mano e accompagnarli nel futuro. E adesso che all’appello risponderà anche Ivan Ilic, del tutto recuperato sul piano fisico e con la eco del mercato lontana, c’è un’abbondanza in termini di qualità e di quantità che può dare benzina fondamentale all’operazione-rimonta del Toro. 

Un centrocampo così completo e forte è nato dal piano studiato a tavolino dalla società. Subito dopo l’ultima convincente vittoria contro il Milan, il presidente Urbano Cairo lo aveva, giustamente, definito come "un centrocampo importante". Il presidente Cairo e il direttore dell’area tecnica, Davide Vagnati, nell’ultima finestra del mercato invernale lo hanno ulteriormente impreziosito aggiungendo il gioiellino Casadei. Dalla scrivania al campo, per la prima volta Vanoli potrà contare, a Monza, lì nel mezzo sulla meglio gioventù. Un mosaico pieno di qualità: ci sono le geometrie di capitan Ricci, la fisicità abbinata alla qualità di Casadei, la forza e il fiuto del gol di Gineitis, il dinamismo e la sagacia tattica di Linetty. A loro si è aggiunto il talento di Ilic.

Presumibilmente per la sfida del 15 marzo contro l’Empoli tornerà all’appello anche il sesto interprete, quel Tameze al momento in infermeria. Sarà una pedina in più in un reparto che brilla, oggi, per un’abbondanza sulla quale costruire il presente e sperare nel futuro. In giro per la Serie A quello del Toro è uno dei centrocampo più interessanti e meglio assortiti. Basta vedere le carte d’identità: Ricci e Ilic hanno 23 anni, Casadei 22, Gineitis 20, l’esperto Linetty, 30. Media età: 23,6 anni. Abbondanza è sinonimo di varietà di soluzioni. Vanoli può letteralmente “divertirsi” nel disegnare il centrocampo e, di conseguenza, il Toro. Su qualunque modulo cadrà la scelta, il perno resterà Samuele Ricci. È il capitano del Toro, è il regista della Nazionale di Spalletti in pectore, è nel pieno di una maturazione completa rispetto alla quale è difficile prevedere a quale livello (elevato) potrà arrivare. A Monza è facile immaginare che Vanoli andrà avanti sulla strada della continuità: vorrà dire la conferma del 4-2-3-1, con Ricci e uno tra Casadei e Gineitis, perché tra i due è nato un ballottaggio.

Con queste frecce nell’arco, la mediana a due non è più un dogma: Vanoli studia e riflette per passare, anche, a un centrocampo a tre. Che potrebbe tradursi con un Toro col 3-5-2 o col 4-3-2-1. Oltre a Ricci, Casadei e Gineitis, uomini come Linetty ed Ilic favoriscono un cambio di pelle. Nota a margine su Ilic: da inizio settimana si allena in gruppo, domenica sarà convocato, lo Spartak Mosca e lo Zenit di San Pietroburgo sono tentazioni cestinate. Si è calato al Filadelfia con spirito e determinazione giusti. Quest’anno ha 12 presenze in Serie A, di cui solo 8 da titolare: la sua stagione comincia di fatto a Monza. Oggi riparte dietro, dovrà riconquistarsi tutto, ma se sarà un Ilic motivato a far vedere il suo talento darà una spinta in più.

Fonte: gazzetta.it