Nel 2023 ha tenuto il ritmo sulla Cipressa e gli scatti sul Poggio prima di farsi sorprendere da Van der Poel nel finale. Quel secondo posto ha certificato le chance di Filippo Ganna nella Monumento italiana, la Milano-Sanremo. A due anni di distanza il primatista dell’ora è pronto a riprovare l’assalto alla Classicissima di primavera. Per l’occasione il 28enne della Ineos Grenadiers ha disseminato le sette tappe della Tirreno-Adriatico di gustosi indizi in vista della corsa di sabato. Al di là della cronometro d’apertura di Lido di Camaiore nella quale Filippo ha conquistato la sua 34a vittoria da pro’ nella specialità a lui più cara, le molliche di pane per ritrovare la via di Sanremo le ha lasciate nella 3a tappa da Follonica a Colfiorito vinta in volata da Andrea Vendrame e nella 6a frazione da Cartoceto a Frontignano conquistata dallo spagnolo Juan Ayuso.
Nel primo caso Ganna ha provato la gamba cercando di sorprendere il gruppo nel finale con uno scatto a 78km/h a poco più di due chilometri dall’arrivo a cui ha risposto Van der Poel chiudendo il buco all’altezza del triangolo dell’ultimo chilometro. Infine, sabato scorso, sulla salita finale, si è staccato solo ai -4,4 km dall’arrivo cedendo al traguardo 50” dal vincitore. Se la corsa dei due Mari ha evidenziato l’ottima condizione di Ganna, la settimana di avvicinamento alla corsa che scatterà da Pavia e si concluderà in via Roma a Sanremo sta permettendo a Filippo di curare i dettagli. A cominciare dalla ricognizione sul percorso svolta lunedì dal piemontese (ieri invece è stato il turno di Jonathan Milan). "Spero di essere lì e giocarmela, servirà una giornata perfetta – ha sottolineato Ganna -. Soprattutto nel finale, ogni errore anche piccolo rischi di pagarlo". Nel suo “attacco” alla 116a edizione della Milano-Sanremo il protagonista dell’oro di Tokyo con il quartetto sarà guidato dal ricordo dell’edizione 2023 chiusa al secondo posto. "Cos’ho imparato dal secondo posto di due anni fa? A credere di più in me stesso, perché magari sarei potuto stare con Van der Poel e poi chissà…".
Guardando alle caratteristiche da passista di Ganna viene spontaneo pensare all’edizione 2021 quando il belga Jasper Stuyven vinse sorprendendo tutti ai -2.2 chilometri dall’arrivo di via Roma con uno scatto violento. "L’ideale per me una azione come quella di Stuyven nel 2021? Lo scenario migliore sarebbe quello di alzare le mani, poi quello che succede in mezzo non lo so. Quella è la speranza, ma non è semplice, ci sono gli avversari e la Sanremo è una corsa che ogni volta è diversa, in questo sta la sua bellezza". Scenari risolutivi che dovranno pensati e provati all’interno di un ventaglio di protagonisti pronti anche loro a fare la loro mossa. A cominciare dal campione del mondo sloveno Tadej Pogacar e dall’olandese Mathieu Van der Poel.
La condizione c’è. Gli ultimi dettagli li sta ultimando con maniacale attenzione. Ma c’è una variabile di cui Ganna spera di non doversi preoccupare: la pioggia. Per sabato sono attese precipitazioni sul percorso. Una situazione che storicamente non favorisce Ganna. Lo testimoniano alcuni snodi della sua carriera vissuti con la pioggia come compagna di corsa: la tappa d’apertura del Tour 2022 – la prima partecipazione di Filippo alla Grande Boucle – con la crono di Copenhagen (4° posto) e la prova contro del tempo delle Olimpiadi Parigi (medaglia d’argento). Ma il fascino della Milano-Sanremo può e deve spingere Filippo a superare anche questo “imprevisto” meteorologico per provare a porre fine al digiuno italiano nella Monumento. Di Vincenzo Nibali l’ultimo successo italiano nel 2018. "Punto ora ad arrivare alla Sanremo nelle migliori condizioni possibili – ha concluso Ganna -, poi vedremo se in Via Roma arriverò bene o male". Filippo è pronto per l’assalto alla Monumento italiana.
Fonte: gazzetta.it