Canta Elisa, il secondo Giro Women è nelle tue mani, e domani ti aspetta la pista dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari a Imola per il trionfo-bis. Elisa Longo Borghini, che aveva un ritardo di 16” dalla svizzera Marlen Reusser in maglia rosa, si inventa una tappa fenomenale nella giornata più dura, 3850 metri di dislivello con arrivo in salita a Monte Nerone, nelle Marche, settima e penultima giornata del Giro Women 2025.
Al traguardo scoppia in lacrime di gioia quando vede il vantaggio sulla svizzera: sono 32”, ai quali aggiunge i 6” per l’abbuono. Adesso in classifica Longo Borghini è maglia rosa con 22” sulla Reusser e 1’11” sull’australiana Gigante, vincitrice di tappa; quarta l’olandese Rooijakkers a 2’55”, quinta la tedesca Niedermaier a 3’07”, sesta l’olandese Van der Breggen a 3’46”.
La piemontese del team Uae-Adq ha il coraggio di attaccare da lontano, a 15 km dall’arrivo, prima in discesa e poi sulla salita finale. Vede la Reusser in difficoltà, la svizzera aveva perso qualche posizione in discesa, ed ecco la decisione di partire. Se ne va da sola e al traguardo è seconda a 45” alle spalle dell’australiana Sarah Gigante, terza la canadese Holmgren a 1’14” e quarta la Reusser a 1’17”. Domani ottava e ultima tappa, Forlì-Imola (autodromo Enzo e Dino Ferrari), 134 km e quattro stelle: si corre sul duro percorso che ha ospitato il Mondiale di Imola 2020, con arrivo sulla pista del circuito. Un tracciato che ha visto la Longo Borghini conquistare il bronzo mondiale.
È la tappa più dura, con 3850 metri di dislivello in provincia di Pesaro: l’ascesa misura 8 all’8% medio, con il tratto più duro sono gli ultimi 2500 metri al 9%, con punte del 12% proprio all’ultimo chilometro. Lanciata da una splendida Silvia Persico, Longo Borghini accelera in discesa, allunga nella prima parte più facile della salita, a 10 km dall’arrivo ha 1’ sul gruppo Reusser e va, da sola, come se fosse una cronoscalata verso la gloria. A 5 km dall’arrivo va a prendere l’olandese Van Anrooij, che era in fuga. La Reusser ha una giornata no, resta senza gambe, sfrutta il lavoro di tutte le altre ragazze, ma non ne ha, è senza forze, non risponde mai. E subisce anche gli attacchi di Gigante, vincitrice dell’altro arrivo in quota a Pianezze in Veneto, che con il suo fisico da scalatrice se ne va. A 3 km dal traguardo, l’australiana Gigante raggiunge Longo Borghini e la stacca. A 2 km, Elisa ha 50” sulla Reusser. All’ultimo chilometro, Gigante, che ha i nonni della provincia di Benevento, passa con 30” su Longo Borghini, quindi il finale.
A 33 anni, Longo Borghini, che in questa stagione ha lasciato la Lidl-Trek per sposare il nuovo progetto della Uae-Adq, ha un palmares sontuoso: ha vinto due Giri delle Fiandre nel 2015 e 2024, la Parigi-Roubaix 2022, la Strade Bianche 2017, due volte il Trofeo Binda 2013 e 2021, due Freccia del Brabante 2024 e 2025. All’Olimpiade, è stata bronzo a Rio 2016 e Tokyo 2020; al Mondiale, tre bronzi nel 2012, 2020 e 2024. L’ultima italiana a vincere per due volte di fila il Giro d’Italia femminile è stata Fabiana Luperini nel 1997 e 1998 (la pisana dal 1995 al 1998 fece poker consecutivo).