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Poker sportivo

Il poker al cinema non è solo Texas Hold’em!

Nicola Pagano
Il poker al cinema non è solo Texas Hold’em!DAZN
Il Texas Hold’em è il re incontrastato del poker moderno, grazie anche alla sua presenza in tanti film famosi, ma non è l'unica variante

Se chiedessimo a qualcuno "Come si gioca a poker?", la maggioranza descriverebbe le regole del Texas Hold’em. In Italia, forse, qualcuno potrebbe menzionare il poker all’italiana, ma il confronto sarebbe comunque con la variante texana. Il motivo è semplice: il Texas Hold’em è il re incontrastato del poker moderno, grazie anche alla sua presenza in tanti film famosi, come:

  • Rounders
  • Le regole del gioco
  • Molly’s Game
  • 007 Casino Royale
  • Runner Runner.

Tuttavia, il poker non si esaurisce qui, e il cinema ha saputo raccontare anche altre varianti, spesso meno conosciute ma altrettanto affascinanti.

Rounders - Il Giocatore (1998)

In Rounders – Il Giocatore (1998), ad esempio, non si gioca solo a Texas Hold’em. Nella celebre “partita dei giudici”, i protagonisti si sfidano a Seven-Card Stud, una variante popolare negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale e simile alla Telesina in Italia. Lo Stud si distingue perché ogni giocatore riceve carte coperte e scoperte, senza le community card tipiche del Texas Hold’em. Tuttavia, ha più round di puntata ed è spesso giocato in modalità limit, il che lo rende meno spettacolare per il grande schermo. Nonostante ciò, Rounders riesce a catturare l’essenza del Seven-Card Stud con una scena ambientata durante una partita a limiti 10/20, mostrando una dinamica di puntate diversa dal consueto No Limit.

Cincinnati Kid (1965)

Un’altra variante del poker al centro di un grande film è il Five-Card Stud, protagonista di Cincinnati Kid (1965). Questo tipo di poker prevede una carta coperta iniziale e quattro carte scoperte distribuite successivamente, con puntate in diversi round. La scena finale del film con Steve McQueen, molto famoso, è un vero capolavoro di tensione cinematografica, perché offre un climax incentrato non solo sul gioco ma anche sul carattere dei protagonisti. 

poker

California Split (1974)

California Split (1974) esplora invece il Lowball, una variante poco conosciuta già ai tempi del film e ancora oggi giocata da una nicchia di appassionati, soprattutto negli Stati Uniti. Il Lowball è una forma di Five-Card Draw, dove però i punteggi sono invertiti e vince la mano più bassa. Nel film si vede un giocatore mostrare un “seven smooth” battuto da un “six perfect”, un dettaglio che preoccupò i produttori, convinti che il pubblico avrebbe preferito una mano più adrenalinica giocata con il Five-Card Draw convenzionale, ad esempio un poker di K che batte un poker di Q. Tuttavia, la pellicola riesce a trasmettere l’essenza del poker: un gioco in cui leggere il carattere e le intenzioni degli avversari è fondamentale, come dimostra una delle scene iniziali, diventata un classico del cinema.

Continuavano a chiamarlo Trinità (1971)

Tornando alle radici del poker, il Five-Card Draw è stato per anni la versione più diffusa, sia tra i giocatori che sul grande schermo. È il poker tipico dei film western, con protagonisti come John Wayne o Terence Hill, quest’ultimo nella memorabile scena di Continuavano a chiamarlo Trinità (1971), una delle più divertenti rappresentazioni di questa tipologia di poker. Anche ne La Stangata (1973) di George Roy Hill, Paul Newman gioca una mano di Five-Card Draw che contribuisce al fascino della trama.

Regalo di Natale (1986)

Il Five-Card Draw da noi diventa poker all’italiana, celebrato in modo davvero piacevole da Pupi Avati nel film Regalo di Natale (1986). Attraverso una partita di poker, il regista esplora temi universali come amicizia, tradimento e speranza, raccontando la vita dei personaggi in modo autentico e coinvolgente. La pellicola è una delle rappresentazioni più complete del poker, perché riesce ad andare oltre le regole per mostrare il lato umano del gioco.

In conclusione, se il Texas Hold’em domina oggi il panorama del poker, il cinema ci ricorda che il gioco ha molte sfaccettature. Ogni variante racconta una storia diversa, non solo di carte, ma anche di persone, emozioni e sfide.