Il successo globale del poker, soprattutto del Texas Hold’em, è in gran parte legato alla sua diffusione televisiva. Tuttavia, i primi tentativi di trasmettere il gioco non sono stati subito un trionfo. In quegli anni, le hole cards non erano ancora visibili e le inquadrature faticavano a restituire l’azione al tavolo. Per questo motivo, il ruolo del commentatore, spesso affiancato da un giocatore professionista, era cruciale per coinvolgere gli spettatori.
Il primo esempio di questa presenza risale al 1973, quando le telecamere del Binion’s Horseshoe Casino ripresero la quarta edizione delle World Series of Poker, con il commento di Jimmy “The Greek” Snyder.
Tra gli anni ’70 e ’80, oltre a Jimmy Snyder, si distinsero voci come Brent Musberger, Frank Glieber e Curt Gowdy, spesso accompagnati da campioni del calibro di Bobby Baldwin e Jim Albrecht. Persino Phil Hellmuth ha avuto un ruolo nel poker televisivo fin dagli anni ’90.
Nell’ultima decade del secolo scorso, il poker si è rivolto anche a presenze attoriali. Uno dei primi nomi celebri è Dick Van Patten (1928-2015) - attore noto per i film di Mel Brooks e per la serie La famiglia Bradford - che nei primi anni ’90 ha messo a disposizione la sua voce per la copertura ESPN del Main Event WSOP. La sua presenza ha contribuito a catturare l’attenzione di un pubblico non ancora familiare con il poker.
Un altro personaggio noto prestato al commento del poker è Gabe Kaplan, star della serie Welcome Back, Kotter. Giocatore attivo alle WSOP già degli anni ’70, Kaplan è diventato la voce perfetta per lo show televisivo High Stakes Poker, affiancato da A.J. Benza. Tra le sue battute memorabili, una descriveva l’espressione di Hellmuth al tavolo da poker come quella di “uno struzzo timido che cerca di accoppiarsi”.
Nel panorama degli show seriali, spiccano Nic Szeremeta e Jesse May, voci iconiche del Late Night Poker che ha rivoluzionato il modo di proporre il gioco in tv a partire dagli anni 2000. May, noto anche come giocatore con il nome Mickey Dane, ha scritto il romanzo Shut Up and Deal ed è stato premiato nel 2012 con il Lifetime Achievement Award agli European Poker Awards.
Impossibile non citare Ali Nejad, storico commentatore di Poker After Dark e protagonista della recente ripresa dello show su PokerCentral. Nejad ha inoltre lavorato nelle trasmissioni del Main Event WSOP, del WPT e del National Heads-Up Poker Championship, distinguendosi per il suo spirito ironico e la profonda conoscenza del gioco.
Nel 2003, il World Poker Tour ha debuttato sullo schermo ottenendo un enorme successo, grazie anche all’iconica coppia Mike Sexton (deceduto nel 2020) e Vince Van Patten. Sexton, già Poker Hall of Famer, ha creato espressioni celebri come “Bingo-bango-bongo!” e “May all your cards be live and your pots be monsters”, mentre Van Patten, ex tennista e attore come suo padre, ha portato una nuova energia al commento.
Il 2003 è stato anche l’anno del boom del poker, grazie alla vittoria di Chris Moneymaker nel Main Event WSOP. Quel torneo fu trasmesso da ESPN in sette episodi, con il commento di Lon McEachern e Norman Chad. Nel corso degli anni, il duo è stato affiancato da Kara Scott, Antonio Esfandiari, Nick Schulman e Jamie Kerstetter, che hanno contribuito al successo delle trasmissioni.
Oggi, la nuova generazione di commentatori è rappresentata dalla coppia James Hartigan e Joe Stapleton, perfetti nel ruolo di telecronisti dell’EPT dotati di verve comica. Tony Dunst ha preso il posto di Sexton nel WPT, affiancando Vince Van Patten, mentre Lynn Gilmartin ha ridefinito il ruolo di presentatrice. Alle WSOP, David Tuchman ha portato un contributo notevole all’audience.
Tuttavia, oggi le voci più seguite sono quelle degli streamer di Twitch, che hanno trasformato il poker in un mix di intrattenimento e didattica, offrendo un nuovo modo di vivere il gioco per migliaia di spettatori.