A Nick Kyrgios mancano due cose, in questo momento. La prima: le mezze misure. Perché quello che gli è accaduto al ginocchio lo ha definito a caratteri cubitali: “Un miracolo, lo sento ringiovanito di due anni”. La seconda, diretta conseguenza della prima: una wild card. Perché, se davvero si è ristabilito dal lungo infortunio che gli ha concesso pochissimo spazio anche in questo 2025, può tornare a giocare solo su invito. L’australiano, come ha raccontato in un’intervista, ci spera per davvero.
Ma il sogno di Kyrgios, ovviamente, è riuscire a iscriversi all’Australian Open. Lo Slam del cuore è un traguardo cerchiato in rosso: mancano due mesi e Nick spera di potervi partecipare. Ma non dipende solo da lui, dal momento che il ranking lo vede al 652° posto. Gli servirebbe una wild card, come l’anno scorso, quando però non andò benissimo: ko in tre set contro Fearnley. Ha beneficiato di un invito anche a Indian Wells e Miami, nel 2025: solo una vittoria, in Florida contro McDonald. Poi amari ko fra cui uno per ritiro contro Van de Zandschulp. E un’ultima apparizione nel doppio a Washington assieme a Monfils, a luglio: “Lì non avevo alcuna speranza di poter giocare in Australia o di tornare a quel punto in cui mi sentivo a mio agio nel competere. Pensavo che la mia carriera tennistica si riducesse letteralmente al doppio, credevo che il capitolo fosse chiuso. E invece ora sono semplicemente di nuovo ottimista”. Se non altro, sappiamo con un mese abbondante di anticipo quale desiderio esprimerà sotto l’albero di Natale.
Il mirino dell’australiano, però, va oltre le semplici esibizioni di fine anno: “In queste condizioni riesco ad allenarmi per tre o quattro giorni di fila, un’ora e mezza o due al giorno. E ogni volta riesco a recuperare e progredire. È una sensazione entusiasmante e non l’ho ancora detto a nessuno, ma è come se avessi una nuova vita in campo”. E da lì la confessione: “Letteralmente ieri ho detto ai miei agenti che mi piacerebbe tornare a giocare a Brisbane nel singolo. E sento che è possibile”. Ovvero il primo torneo della stagione, quello che si disputa a cavallo del Capodanno: l’anno scorso Kyrgios si è testato lì come singolarista e doppista, facendo coppia con Djokovic. Nella prima specialità è andata male (ko subito con Mpetshi Perricard), nella seconda i due hanno superato un turno.
Nick si è raccontato all’Australian Associated Press, spiegando che “nell’ultimo mese non so cosa sia accaduto al mio ginocchio. Ma qualcosa è cambiato. Ieri sono stato dal mio massaggiatore e dal mio fisioterapista, l’hanno notato anche loro. Non è più gonfio, non mi fa male dopo la sessione di allenamento. È un miracolo o qualcosa del genere, ma lo sento come se fosse ringiovanito di due anni. Se supero tutto questo, sarò pronto per giocare”. L’australiano proverà a testare le sue reali condizioni nelle prossime tre esibizioni previste a dicembre. La prima con Shelton ad Atlanta, poi contro Tommy Paul a New York. Infine la stra-pubblicizzata Battaglia dei Sessi, in una versione tutta da scoprire: Kyrgios affronterà Aryna Sabalenka il 28 dicembre alla Coca Cola Arena di Dubai.