Jasmine lotta, gioca una grande partita, ma alla fine la spunta Amanda Anisimova. Paolini cede ai quarti di finale del Wta 1000 di Pechino: vince la statunitense in rimonta con il risultato di (4) 6-7 6-3 6-4 in due ore e 47 minuti di battaglia. Per la finalista degli ultimi due tornei Slam in semifinale c’è il derby contro Coco Gauff. Per la tennista azzurra, invece, continua la corsa per la conquista di un posto alle Wta Finals. Con il torneo cinese Jasmine si porta a 45 punti di distacco da Elena Rybakina, l’attuale numero otto della Race e ultimo posto disponibile per volare a Riad il 1 novembre.
È la sfida tra due giocatrici simili per gioco e intenzioni. Più potente Anisimova, più tattica Paolini, ma entrambe con la chiara idea di voler comandare lo scambio, accorciarlo e trovare subito il vincente definitivo. Sul 3-3 è la statunitense ad alzare per prima il livello e piazza solo vincenti, Paolini prova a difendersi ma è costretta a cedere il servizio. La reazione di Jasmine, però, non tarda ad arrivare. In un concatenarsi di errori e di colpi mozzafiato, Anisimova annulla due palle break nell’ottavo game, ma chiamata a servire per il set subisce il controbreak. L’azzurra ne approfitta e, dopo aver scampato il pericolo di un altro turno di battuta perso, porta la sfida al tie-break. Qui, complici i tanti errori della finalista degli ultimi Slam, la numero uno italiana chiude il primo parziale in un’ora di gioco.
Basta poco ad Anisimova per rientrare nel match. Tornata ad essere aggressiva, la numero quattro al mondo strappa due volte al servizio, conquista quattro giochi consecutivi e si porta sul momentaneo 4-0. Paolini recupera uno dei due break di svantaggio, spreca l’occasione per riprendersi anche il secondo e la sfida scivola via verso il terzo parziale. In un match dove non esistono dominatrici, tra errori e confusione tattica, il set decisivo parte subito con due turni di battuta persi, uno per giocatrice. Dopo più di due ore di partita le due tenniste faticano fisicamente. Nel settimo game, infatti, Anisimova è costretta a prendere tutte le righe per annullare altre sei palle break. Nel tennis le cose cambiano nel giro di minuti e alla fine a cedere è proprio Jasmine. Chiamata a servire per il match, la statunitense non sbaglia e si prende la semifinale del Wta 1000 di Pechino e la qualificazione matematica alle Finals. L’azzurra, invece, rimarrà in città per disputare la semifinale di doppio con Errani, dopo aver superato i quarti per il ritiro di Rakhimova e Siegemund.
Vince all'esordio a Shanghai anche Matteo Arnaldi: 7-6 (3) 6-4 in un'ora e 45 minuti di gioco al giapponese Rei Sakamoto. Al prossimo turno l'azzurro attende la testa di serie numero 18 del tabellone del torneo 1000 cinese, lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina.