La copertina del mercoledì di Rotterdam è tutta per Mattia Bellucci: il classe 2001, coetaneo di Jannik Sinner e allievo di Fabio Chiappini, gioca una meravigliosa partita negli ottavi contro Daniil Medvedev, che sarà pure in crisi nera ma è stato numero uno ed è ancora saldamente in top ten. Bellucci, mancino dal talento cristallino, ha giocato alla pari dall'inizio alla fine, superando anche la delusione del secondo set perso al tie-break dopo aver avuto un match-point. 6-3 6-7 6-3 il punteggio per Bellucci, che ai quarti ora avrà uno tra Griekspoor e Tsitsipas. Game rapidi in avvio: si procede on serve, con Matteo che si appoggia sulla forza di una prima solida e l'olandese che apre i tre turni di battuta con altrettanti ace. Berrettini però si complica la vita al sesto game quando commette doppio fallo, finendo sotto 30-40: stecca nel palleggio successivo favorendo il break di Griekspoor che sale sul 4-2. È il punto di svolta dell'intero parziale perchè l'olandese non concede neppure un 15 nei successi due turni di battuta. Impossibile così andarsi a riprendere il break: Griekspoor chiude un primo set lampo (29 minuti) dall'alto di un impressionante 93% di punti vinti con la prima di servizio. Il pubblico di casa applaude. Nel secondo set Matteo intuisce di doversi armare di pazienza in quantità industriale per sfruttare le occasioni in risposta. Prima, però, deve sigillare il servizio: tiene i primi due turni di battuta a 15, nel terzo non concede nemmeno un punto. Ciò che cerca l'azzurro è soprattutto la giusta mobilità nello scambio, perchè il palleggio di Griekspoor unisce precisione e aggressività. Sul 3-2 Matteo accelera a rete, ma l'olandese lo elude con un passante stretto di rovescio. Il copione prosegue: Matteo al servizio non si fa scalfire e poi si lancia all'assalto per evitare le Forche Caudine del tie break su cui è inciampato contro Rune all'Australian Open (due set su due portati sul 6-6 e poi persi). Il piano entra nel vivo sul 5-4, quando Matteo ha a disposizione un set point, ma lo spedisce a rete. Niente da fare, si va al tie break. Dove l'olandese concede un regalo mandando fuori misura lo slice di rovescio: mini break vitale per Berrettini. L'azzurro ritrova esplosività nei movimenti al momento giusto, piazzando il lob vincente per un altro mini break con cui chiude 7-6 (2) il secondo parziale. E prova a mandare fuori giri Griekspoor anche in avvio di terzo: sull'1-1 chiama a rete l'avversario prima di beffarlo con un ricamo sulla linea, poi lo costringe all'errore col dritto. L'olandese va sotto 0-30 e tentenna, ma in qualche modo tiene il servizio. Griekspoor pare evidenziare delle difficoltà in battuta, mentre l'azzurro mette giù una prima a 229 chilometri orari e tiene a zero tre turni di battuta su quattro, arrivando al 4-4. Ma la sfida resta equilibrata perchè l'olandese ritrova precisione con la prima e non fa intuire la possibilità di perdere il servizio. Si va inevitabilmente al tie break decisivo. E anche qua i due procedono on serve. Fino al doloroso doppio fallo di Matteo che manda avanti l'avversario sul 6-4. È l'amarissima sentenza sul match: Griekspoor chiude col dritto, l'azzurro è eliminato. Matteo Berrettini esce di scena, battuto in tre set da Tallon Griekspoor dopo due ore e mezzo: 6-3 6-7 (3) 7-6 (4) per il tennista padrone di casa che si prende il passaggio del turno. Dolorosa uscita di scena invece per l'azzurro che paga un primo set a bassa intensità e un doppio fallo commesso quando proprio non si poteva, al tie break del terzo. Nella giornata olandese ecco anche il sorriso di Andrea Vavassori. "Wave" non giocava in singolare dallo scorso ottobre, al Challenger di Olbia. Ma ha scelto di tornare protagonista nella specialità dopo la finalissima nel doppio con Simone Bolelli a Melbourne. Rieccolo, allora, il Vavassori scattante e potente sotto rete: Auger-Aliassime lo soffre, gli concede un set (il secondo) e poi si ritira, complici un problema di stomaco e da qualche scoria post-Montpellier durante il match. Finisce 6-7 (3) 6-4 per l'azzurro che si prende gli applausi di Rotterdam e mette a referto più di un punto da cineteca: uno su tutti, un front-tweener con cui disorienta il canadese prima di chiudere con la volèe che da fuoriclasse del doppio è una specialità. Vavassori si regala Alcaraz al secondo turno. Domani, poi, lo attende anche il torneo di doppio: lui e Bolelli se la vedranno coi tedeschi Shnaitter e Wallner.
Fonte: Gazzetta.it