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Nations League, Antropova e Egonu super: l'Italia rimonta la Turchia, è -1 al record di vittorie

Gazzetta

ITALIA-TURCHIA 3-2 (25-19, 21-25, 21-25, 25-20, 15-11) 

Anche nel 3° set la Turchia guida le danze fino al 12-9, le azzurre hanno una reazione che permette loro di andare avanti 17-15 ma due errori di Sylla e due murate subite da Egonu ridanno slancio alla Turchia che chiude il set. Sotto 2-1, nel 4° parziale Velasco si gioca la carta Antropova da inizio set al posto di Egonu e l’inerzia della partita cambia. Ekaterina diventa la trascinatrice dell’Italia: 11 punti nel 4° set permettono alla Nazionale di portare la partita al tie break dove sono due attacchi di Egonu – rientrata nel finale – a chiudere il discorso. Domenica alle 16 l’ultimo impegno della fase eliminatoria contro l’Olanda poi dal 23 al 27 luglio le finali a otto a Lodz, in Polonia.

Nemmeno la Turchia riesce a opporre resistenza allo strapotere azzurro. Ad Apeldoorn, in Olanda, nella penultima giornata della fase eliminatoria di Nations League le azzurre infilano l’undicesima vittoria in altrettante partite al termine di una maratona di oltre 2 ore che per lunghi tratti le ha viste in grande difficoltà. Battendo l'Olanda all'ultima giornata le azzurre arriverebbero a 26 vittorie consecutive, eguagliando il record dell'Italia di Barbolini. Velasco va con lo schieramento ormai consolidato che prevede la diagonale palleggiatore-opposta composta da Orro ed Egonu, le schiacciatrici Sylla e Degradi, le centrali Danesi e Fahr e De Gennaro libero. Il primo set è a senso unico con l’Italia che domina a muro (5 vincenti), fondamentale che permette alle azzurre di limitare Vargas (2 punti in avvio). Immediata reazione turca con la squadra allenata dall’italiano Santarelli che riesce a mettere in difficoltà la linea di ricezione italiana: Sylla fatica in un paio di situazioni e sul 14-8 per la Turchia (ace di Vargas) Velasco la richiama e inserisce Nervini. Qualche punto dopo provvede anche al doppio cambio – dentro Cambi e Antropova per Egonu e Orro – e il gap si riduce fino al 17-15. Ma la rimonta delle azzurre non si completa anche perché la Turchia trova in Karakurt un importante terminale offensivo: la schiacciatrice nel secondo set chiude con 5 punti.