Su GOAL l'appuntamento con Backstage: il racconto delle storie più curiose, dei retroscena e dei personaggi più cool della Serie B
Un salto importante. È quello che si fa quando si cambia paese, contesto, orizzonti. È quello che ha fatto, ad esempio, Yanis Massolin in estate.
Un talentino che il Modena ha individuato, corteggiato e su cui ha deciso di investire, per fargli spiccare il volo col canarino sul petto, vincendo anche candidature più prestigiose per la sua firma.
A metà del suo primo anno coi gialli, si può serenamente dire che l’intuizione sia stata ottima: il ragazzo sta facendo benissimo in Serie B, crescendo giornata dopo giornata; ha le giocate da categoria superiore e su di lui non mancano gli interessi di un certo livello.
Ma come si è sviluppata la sua storia?
Yanis Massolin nasce il 20 settembre del 2002 in Francia ma con origini molto differenti fra di loro: il padre è della Martinica, la madre algerina. Il suo luogo di arrivo nel mondo è Moulins, nel cuore della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi. Una zona di pianura, in cui i campi da coltivare sono uno scenario quasi del tutto dominante.
Eppure Yanis, sin da piccolo, decide che il campo in cui crescere sarebbe stato quello da calcio, a partire da quello dell’AS Moulins con cui inizia a giocare da seconda punta. Il fisico è importante, il ragazzo cresce in fretta fino a superare il metro e novanta, fondendo sempre meglio qualità tecniche e fisiche.
Per struttura, modalità di gioco e atteggiamento in campo ricorda un altro centrocampista francese che sta facendo, da anni, molto bene in Serie A: Adrienne Rabiot, come anche il suo agente sottolineò in passato.
La sua definitiva maturazione è un giro lungo, fatto di tante tappe dilettantistiche: al Thonon Evian, all’Annemasse Gaillard, al FC Meyrin, al FC City e Moulins Yzeure.
Un percorso anche abbastanza tortuoso che in Francia non passa inosservato e che presto gli vale il salto al Clermont Foot, all’epoca in Ligue 1. Pur giovanissimo, riuscì a debuttare in Prima squadra: 6 presenze nella massima divisione transalpina, per assaggiare una realtà di primo livello.
Al termine del suo periodo al Clermont, però, la decisione intrapresa fu quella di ricominciare da un’altra nazione e dal un altro campionato: nel settembre 2023 firma col Royal France Borains, piccolo club della Challenger Pro League, nella Serie B Belga, con cui in un biennio disputa 43 partite, segnando anche 5 reti.
A Modena, in ritiro, non ha sin da subito vita facile. Sottil ne esige una crescita ulteriore dal punto di vista tattico e fisico. Il ragazzo si deve adattare ai ritmi della Serie B italiana, ma soprattutto deve entrare nei dettami del nostro calcio, molto più serrato rispetto a quello francese e belga.
Contestualmente gli serve un upgrade dal punto di vista fisico. Dal luglio a oggi prende sei kili di massa muscolare, ma soprattutto migliora giorno dopo giorno.
E così, dopo un paio di mesi di apprendistato, Massolin debutta in campionato a Palermo, Gioca 24 minuti, fa vedere buone cose, spingendo Sottil a buttarlo nella mischia sempre più frequentemente. Alla terza partita in B trova il primo goal: è il minuto 89 di Frosinone-Modena, fa culminare una clamorosa rimonta con un 2-2 meraviglioso che vale un punto prezioso per i canarini.
Ora è un titolare stabile, il suo livello va salendo gara dopo gara.
Il suo rendimento, costante e sempre in crescita, ha fatto tornare il suo nome in auge fra i club di Serie A. Un pensiero, su tutte, l’ha fatto la Lazio, che ha preso informazioni per rinforzare il centrocampo, in cui Sarri avrebbe bisogno di un elemento che abbini forza fisica e qualità tecnica.
Al momento, però, Massolin è concentrato unicamente sulla stagione al Modena: il mirino è puntato sul raggiungimento della Serie A con i canarini. Per poi, chissà, spiccare un volo ancora più alto.